5 maggio 2024
Aggiornato 08:30

Sisma Abruzzo, L'Aquila e provincia: elenco zone più colpite

Dalla Protezione civile allestiti 5 centri operativi misti

L'AQUILA - Le zone colpite dal violento sisma di questa notte sono L'Aquila e provincia in particolare, secondo la mappa tracciata dalla Protezione civile, oltre al capoluogo L'Aquila, San Demetrio, Pizzoli, Rocca di Mezzo, Paganica, Fossa, Villa Sant'Angelo, San Gregorio, Poggio Picenza, Onna, San Pio, Barrile, Ocre, Rovere, Rocca di Cambio, Pianola, Poggio di Roio, Tempera, Camarda.

Luca Spoletini, il capo ufficio stampa della Protezione civile, ha spiegato che i soccorsi sono stati organizzati sul territorio colpito attraverso cinque centri operativi misti ovvero composti dal Dipartimento della Protezione civile, sindaci, rappresentanti locali dell'Arma dei carabinieri, della polizia, dei vigili del fuoco che sono stati dislocati uno a L'Aquila, uno a San Demetrio, uno a Pizzoli, uno a Rocca di Mezzo, uno a Paganica. Questi cinque centri operativi misti faranno da punto di riferimento e coordinamento per l'assistenza e il soccorso dei comuni di Fossa, Villa Sant'Angelo, San Gregorio, Poggio Picenza, Onna, San Pio, Barrile, Ocre, Rovere, Rocca di Cambio, Pianola, Poggio di Roio, Tempera e Camarda.

Ad ognuno dei centri e dei comuni che vi fanno da riferimento sono state associate colonne mobili delle regioni che con il ministero dell'Interno hanno il compito di allestire tendopoli e dare assistenza agli sfollati. Le colonne mobili sono composte dai volontari regionali della Protezione civile, uomini e mezzi quali ospedali, tende da campo e tutto ciò che serve per prestare assistenza alle popolazioni colpite. Nel centro operativo misto de L'Aquila operano le colonne mobili delle regioni Friuli e Marche, a quello di San Demetrio le colonne mobili di Liguria e Lazio, a Pizzoli quelle dell'Emilia Romagna, a Rocca di Mezzo del Veneto, a Paganica dell'Umbria. Si tratta in tutto di sette colonne mobili, centinaia di uomini per ciascuna di esse, a queste sette già assegnate si aggiungeranno altre tre colonne mobili dalle regioni Campania, Basilicata e Calabria che dovranno essere assegnate alle zone colpite.

A tutto questo schieramento si aggiungono uomini e mezzi delle associazioni di volontariato quali, ad esempio, Arci, Croce Rossa, Associazione nazionale alpini, Associazione nazionale carabinieri. Inoltre tutte le forze dell'ordine e le forze armate. Si tratta dello stesso modello operativo che è stato usato per i soccorsi nel terremoto del Molise. A L'Aquila inoltre è stato istituito il Dicomac, la direzione di comando e controllo che coordina i soccorsi della zona. Mentre Guido Bertolaso si trova a L'Aquila, attualmente il comando operativo a Roma è presieduto da Bernardo De Bernardinis vice capo dipartimento della Protezione civile.