Filippine, Frattini: Manila formalmente invitata a evitare blitz
«Proseguono i contatti per la liberazione di Vagni»
MANILA - Il governo filippino è stato «formalmente invitato» dall'Italia a «evitare delle azioni di forza, dei blitz nella foresta che potrebbero creare gravi pericoli a entrambi i rapiti». Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Franco Frattini, tornando sul caso dei dipendenti della Croce Rossa internazionale (Cicr) - fra cui l'italiano Eugenio Vagni - rapiti il 15 gennaio scorso dai separatisti di Abu Sayyaf nel sud delle Filippine.
Frattini ha ricordato che nelle mani dei rapitori restano ora «due ostaggi» (oltre al 62enne Vagni, lo svizzero Andreas Notter, 38 anni), dopo la «buona notizia della liberazione», ieri, dell'infermiera filippina Mary Jean Lacaba.
«Il contatto coi rapitori lo cura ancora, come è giusto che sia, la Croce Rossa internazionale» si è limitato a riferire il ministro degli Esteri in un'intervista a 'Panorama del Giorno' (nel corso di 'Mattino Cinque') su Canale5. Per il resto, Frattini ha scelto di mantenere la linea del «silenzio stampa, per non pregiudicare i contatti».