19 aprile 2024
Aggiornato 10:30

Dall'Italia 100 milioni di dollari per la ricostruzione di Gaza

Lo ha annunciato il presidente Silvio Berlusconi, intervenendo Conferenza internazionale dei donatori per la ricostruzione della Striscia di Gaza in corso a Sharm el Sheik

«L’Italia metterà a disposizione 100 milioni di dollari per la sola ricostruzione di Gaza».
Lo ha annunciato il presidente Silvio Berlusconi, intervenendo Conferenza internazionale dei donatori per la ricostruzione della Striscia di Gaza in corso a Sharm el Sheik.

«Credo che sarà una gara tra tutti i Paesi europei per dare il contributo più elevato possibile e per far sì che i tempi di questa ricostruzione siamo veloci. Ma sappiamo tutti che questo non basterà. Quando lo Stato palestinese avrà avuto le più ampie garanzie per una sua ripresa economica, in quel momento dovranno scattare i sostegni di tutto il mondo affinché l’economia palestinese possa diventare un’economia di benessere. Sono personalmente convinto che non ci possa essere pace vera, convivenza vera tra due popoli che siano divisi da troppo differenti livelli di vita. Quindi, affinché la coesistenza tra i due Stati possa essere definitiva, credo che dovremo fare tutti un grande sforzo per elevare il livello di vita di tutti i palestinesi».

Berlusconi ha inoltre rilanciato il piano Marshall per l’economia palestinese: «Lo presenterò ancora, come responsabile per la terza volta del G8 e per la prima volta del G14 che si svolgerà quest’anno nel mese di luglio in Italia, tra i punti prioritari su cui dovremo discutere e decidere. Un piano che debba prevedere la possibilità di un aeroporto dove arrivino tutti i turisti del mondo cattolico, ma successivamente di tutta la cristianità e anche del mondo islamico per visitare i luoghi sacri di queste religioni. Intorno a questo aeroporto dobbiamo prevedere cose concrete: abbiamo avviato negoziazioni, incontri con i principali gruppi alberghieri del mondo invitandoli ad impegnarsi a costruire lì delle infrastrutture; abbiamo avviato discorsi con le più importanti multinazionali del mondo che possano impegnarsi a costruire lì delle proprie sedi e dei propri opifici; abbiamo in mente di invitare tutte le compagnie aeree low cost a farsi promotrici dell’arrivo in Cisgiordania di turisti importanti. I numeri sono tutti dalla parte del turismo, le Nazioni unite prevedono, al di là della crisi presente, come attività maggiormente in espansione nel mondo: sono oggi 800 milioni i turisti nel mondo, si prevede che nei prossimi 8 anni ci sarà un aumento del 50%. Dai calcoli che abbiamo effettuato non dovrebbe essere difficile portare una parte importante di turisti, che per quanto riguarda l’Europa oggi sono 400 milioni, a visitare i luoghi sacri della cristianità.

Abbiamo preso contatti con le più importanti organizzazioni del benessere e medicali per il proseguimento della vita: sapete che ci sono molti studi avviati nel mondo per prolungare al di là degli 80 anni presenti la vita umana, qualcuno parla addirittura della possibilità di raggiungere una vita media di 120 anni. E non e’ così lontana questa ipotesi se pensiamo che nell’Ottocento la vita media per la grande mortalità infantile era di 23 anni, all’inizio del Novecento era di 40 anni, oggi siamo sugli 80 anni. Credo che ci siano tutte queste attività che possono trovare opportuno collocamento se sostenute dal concorso di tutti gli Stati in una Palestina del futuro. C’e’ un’altra opera importante di cui tutti dovremmo caricarci di responsabilità, il collegamento tra il Mar Morto e il Mar Rosso: e’ un’opera importante per tutti gli Stati della regione, un’opera direi dovuta, visto che ogni anno il livello del Mar Morto scende in modo pericoloso e sembra definitivo. Un’opera di questa genere, cui si sta da molte parti lavorando, che era cara anche al presidente Clinton, che e’ molto cara al presidente Mubarak, interessa la Giordania, Israele, la Palestina, credo che porterebbe nella regione energia elettrica di cui c’e’ bisogno, acqua con un sistema di dissalatori per rendere coltivabili molte zone che non lo sono e attirerebbe molti turisti. Un’opera importante che presenterò agli Stati del G8 e del G14 per suscitare un loro impegno e una loro garanzia sulla possibilità di realizzare davvero quest’opera». Berlusconi ha quindi invitato tutte le delegazioni presenti ad un «sforzo di generosità per questa occasione che riguarda la ricostruzione di Gaza» e a «un ulteriore sforzo di responsabilità e di generosità per quello che poi dovremmo tutti insieme compiere per fare dello Stato palestinese un Stato prospero» .