27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Il Pd è e resta la mia ragione politica

Veltroni: «Non ce l' ho fatta, chiedo scusa, è giusto lasciare»

Il Segretario dimessosi ieri indica in Franceschini il reggente fino ad un congresso che consenta, dice, una vera discussione politica

Il Pd è e resta la mia ragione politica. Ce l'ho messa tutta anche fisicamente ma non è bastato. Mi scuso e me ne assumo la responsabilità. Walter Veltroni fa mea culpa e nel suo discorso di commiato e parla di una scelta dolorosa ma giusta. Il Pd è il mio sogno ha detto, ma lascio senza sbattere la porta. Veltroni dice basta ad una sinistra salottiera e giustizialista e chiede un centrosinistra innovatore e capace di recuperare il giusto rapporto con la vita reale dei cittadini.

«Il Pd non deve essere il Vinavil che tiene incollate cose diverse». Non manca l'attacco all' avversario Berlusconi , che ha vinto la battaglia di egemonia perchè ha avuto la possibilità di stravolgere i valori della nostra società, costruendo un sistema di disvalori.

«Ho chiesto a Dario Franceschini - ha detto ancora Veltroni - di assumere le responsabilità di questo momento nella speranza che si possa dare rapidamente certezza; ma poi, senza concitazione, si deve svolgere un congresso con una vera discussione politica, non imbrigliata».