19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
“Le indagini scientifiche nell’Arma dei Carabinieri”

Il Comandante dei RIS a Narni ha incontrato gli studenti

Iniziativa del corso di laurea in Scienze per l’investigazione e la sicurezza

NARNI - Un incontro per far sì che gli studenti affianchino allo studio la pratica di quello che sarà il loro lavoro futuro. Con questo intento Stefania Magliani, responsabile del corso di laurea in Scienze per l’investigazione e la sicurezza di Narni, sede distaccata dell’ateneo perugino, ha organizzato il consueto appuntamento con alcuni esponenti nazionali delle forze dell’ordine.

«Le indagini scientifiche nell’Arma dei Carabinieri» - Il seminario, che si è svolto giovedì 13 presso l’aula multidisciplinare dell’ex cinema Leonori, ha visto protagonista il comandante generale del Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche, Nicola Raggetti, che ha tenuto, alla presenza dei tanti studenti che hanno preso parte all’iniziativa, una lezione su «Le indagini scientifiche nell’Arma dei Carabinieri».

Moderatore Antonino Ieria - A moderare l’incontro, introducendo l’intervento del comandante Raggetti, è stato il generale di corpo d’armata dell’Esercito Antonino Iaria. Partendo da quelle che sono state le origini del Racis, il comandante Raggetti, ha portato alla luce in maniera chiara ed esaustiva quello che è il complicato mondo delle investigazioni scientifiche, delle strutture preposte a soddisfare le richieste tecnicoscientifiche di polizia giudiziaria dei reparti dell’arma, della magistratura e delle altre forze di polizia. Una struttura, quella del Ris, che è dispiegata capillarmente sul territorio e che affianca, alle più conosciute attività di laboratorio, anche tutta una serie di operazioni di sopralluogo e di repertamento, andando a costruire così unità sempre più specializzate, capaci di rispondere adeguatamente a quanto viene loro richiesto in ambito investigativo.

Osperazione osmotica - «Quella che si sta costruendo con gli studenti – ha dichiarato il comandante del Racis – è un’operazione osmotica che trova il suo fulcro nell’entusiasmo e nella voglia di nuove conoscenze che dimostrano i ragazzi nell’approcciarsi a questo tipo di attività, rappresentando una fonte di stimolo per le stesse forze dell’ordine». «L’intento che si vuole perseguire – ha proseguito Raggetti – è quello di creare tutta una serie di scambi continui e quotidiani, che spingano ad un arricchimento culturale e che sottolineino l’importanza dell’attività addestrativa per le future leve».

Al polo di Narni è stato, quindi, riconosciuto un ruolo centrale da parte delle forze dell’ordine, che accompagneranno gli studenti in un percorso di conoscenza e di approfondimento attraverso un calendario fitto di appuntamenti. «L’incontro – ha, infatti, dichiarato la responsabile del corso di laurea in Scienze per l’investigazione e la sicurezza – è solo uno dei tanti previsti nel corso dell’anno accademico, aprendo ad un ciclo di lezioni che vedrà salire in cattedra tutta una serie di esperti appartenenti al nucleo operativo dei Ris». «Queste lezioni – ha proseguito Stefania Magliani – rientrano all’interno di quelle attività formative conosciute come tirocinii interni che verranno integrati, durante il terzo anno del corso di laurea, in duecento ore di stage che vedranno coinvolti tutte le strutture delle forze dell’ordine, come le scuole militari, e che rappresenteranno l’entrata in campo dei futuri laureati».