24 aprile 2024
Aggiornato 11:30

Accordo Italia-Libia, siamo fiduciosi

Ma Gheddafi vuole davvero collaborare?

«Dopo l'accordo firmato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Gheddafi ha avuto ciò che stava chiedendo dal lontano 1969, anno in cui cacciò solo con le loro valige tanti nostri connazionali che hanno modernizzato il suo paese. Ci poniamo delle domande: La Libia vuole davvero bloccare i flussi? La seconda perplessità è se i cittadini del nostro paese considerino un tale accordo sull'immigrazione sufficiente a giustificare una compensazione nei confronti di un paese ricco di petrolio».

Lo ha dichiarato, intervenendo in aula al Senato, il parlamentare della Lega Nord, Armando Valli secondo cui «le risposte certe che si attendono i nostri concittadini è che neanche un barcone approderà sulle nostre coste».

Valli ha spiegato come questo accordo è stato fatto per «l'impellente situazione legata agli sbarchi sull' isola di Lampedusa, sbarchi dovuti alla negligenza di Tripoli che ha permesso di tutto pur di tenere alta la tensione tra il nostro paese e la Libia. Noi - ha sottolineato il senatore della Lega - siamo fiduciosi nell' intervento del nostro ministro dell' interno Roberto Maroni, come anche della nostra diplomazia. Il pattugliamento misto dovrebbe portare a risultati concreti, positivi,come già è successo con l'Albania che con questo accordo ha totalmente azzerato i flussi migratori verso le coste pugliesi».

Ma, conclude Valli, «Gheddafi davvero vuole collaborare con il nostro paese ? Noi siamo speranzosi, come sempre, non ci mettiamo di traverso, siamo fiduciosi nel nostro ministro. Speriamo solo che tra sei mesi - ha concluso - non ci troveremo qui a discutere ancora di sbarchi clandestini dalla Libia, sarebbe un affronto per la nostra gente, uno sgarbo verso il nostro governo».