2 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Legge elettorale europee

«Soglia 4% utile strumento aggregativo»

E’ quanto sostiene Sandro Gozi, capo gruppo del PD nella Commissione per le Politiche dell'Unione europea

«Sono tre le ragioni fondamentali per modificare la legge elettorale per il Parlamento europeo: la dispersione del contingente degli eletti italiani, il contenuto squisitamente nazionale che assume la tornata elettorale e la persistente carenza di una classe politica europea in Italia».
E’ quanto sostiene Sandro Gozi, capo gruppo del PD nella Commissione per le Politiche dell'Unione europea, in un articolo che sarà pubblicato domani su Europa.

«La frammentazione – aggiunge il deputato – è tra le cause storiche della scarsa influenza dei deputati italiani a Strasburgo. La dispersione tra i vari gruppi politici esistenti è troppo elevata. Solo due terzi degli attuali 78 deputati italiani, corrispondenti a ben 11 partiti diversi, fanno parte dei tre gruppi principali: un valore molto più basso e frammentato rispetto agli altri «grandi paesi».
Per questo motivo, la previsione di una soglia di sbarramento è un utile strumento aggregativo».

«La dispersione del contingente italiano – conclude Gozi - discende da un sistema elettorale che consente anche a formazioni con lo 0,5% di eleggere parlamentari europei. Formazioni che non riuscivano ad ottenere un seggio nazionale neppure all’epoca del Mattarellum riuscivano e riescono invece ad essere rappresentate al Parlamento europeo. La dispersione ha un prezzo altissimo in termini di influenza ed è una delle ragioni per cui i tedeschi, gli inglesi ma anche gli spagnoli sono più influenti di noi a Strasburgo».