Frattini: «Richiamato l'ambasciatore italiano in Brasile»
La Farnesina ha ritenuto «grave» la decisione che il procuratore generale della Repubblica del Brasile, Antonio Fernando de Souza, ha trasmesso alla Corte suprema locale
Il ministro degli Esteri Franco Frattini, sentito il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha richiamato a Roma per consultazioni l’ambasciatore italiano a Brasilia Michele Valensise. La Farnesina ha ritenuto «grave» la decisione che il procuratore generale della Repubblica del Brasile, Antonio Fernando de Souza, ha trasmesso alla Corte suprema locale. De Souza aveva dato via libera all’archiviazione del processo di estradizione per Cesare Battisti.
Il procuratore ha spiegato che la legislazione locale attribuisce al potere esecutivo la competenza sulla concessione dello status di rifugiato, e che la concessione di tale status genera l’estinzione automatica del processo di estradizione. «Avevamo auspicato un ripensamento e una riflessione approfondita. Il fatto di decidere solo dopo 48 ore, senza avere valutato con la profondità che avevamo auspicato, ci sembra un po’ non voler decidere e coprire puramente e semplicemente la decisione politica del ministro della Giustizia».
Una posizione «francamente inaccettabile» che ha portato Roma a convocare l’ambasciatore a Roma «per consultazioni sulla vicenda. Voglio capire anche da lui quali sono le strade - ha detto Frattini. Il Brasile e’ un grande Paese, amico dell’Italia da sempre. Dal Brasile non ce l’aspettavamo. Da questo e’ dipesa la gravità della reazione del governo italiano».
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