28 agosto 2025
Aggiornato 12:00
Il Codacons ricorre al TAR del Lazio per bloccare il progetto

Bloccare l'autostrada Roma-Livorno

A rischio devastazione i territori del Lazio e della Toscana. Cittadini infuriati

ROMA - L’Autostrada Roma-Livorno non si farà. Ne è convinto il Codacons, che assieme ai Comitati di coordinamento dei cittadini, ha impugnato al Tar del Lazio la delibera del Cipe, della Regione Lazio e del Comune di Tarquinia che approva la realizzazione dei lavori.
Si tratta del più grande ricorso al Tar mai proposto: sono circa due milioni i soggetti (cittadini, aziende agricole e comuni) che si organizzano con il Codacons per bloccare l’autostrada.

I territori sui quali passerà l’arteria – spiega il Codacons – rappresentano patrimonio naturale e culturale riconosciuto dall’UNESCO. L’impatto ambientale dei lavori per una ciminiera lunga oltre 20.000 metri modificherà irreversibilmente siti di inestimabile bellezza, con danni incalcolabili per il nostro paese.
Sul fronte prettamente tecnico – prosegue l’associazione – i motivi di ricorso al Tar sono diversi: violazione di norme quali il diritto ad una esatta informazione, la valutazione di impatto ambientale, la verifica tecnica del tracciato in considerazione di modalità alternative come proposte dai comitati e dalle associazioni ambientaliste.

L’iter procedurale attuato, infatti, lede le norme della legislazione comunitaria riguardanti la VIA e appare difforme anche rispetto all’art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali incorporata nel Trattato Costituzionale europeo e relativo al diritto all’informazione. Nessuna notizia ai residenti, i cittadini che abitano nelle zone interessate ai lavori non hanno ricevuto alcuna informazione ai sensi della Direttiva Ce 337/85.

La nuova autostrada – conclude l’associazione - appare come un’opera inutile e costosissima oltre che impattante sul territorio per l’apporto notevole che avrà sull’inquinamento acustico, atmosferico sull’alterazione del microclima oltre che sull’assetto idrogeologico. Per tali motivi, assieme ai Comitati locali, chiediamo al Tar di sospendere immediatamente l’avvio del progetto. Per discutere delle iniziative da mettere in atto il Codacons ha organizzato un incontro pubblico il prossimo 24 GENNAIO A TARQUINIA, SALA SACCHETTI (dell’Associazione Tarquiniense d’Arte e Storia) - VIA DELL’ARCHETTO 4 ALLE ore 10.00. PARTECIPERA’ IL PRESIDENTE DEL CODACONS AVV. CARLO RIENZI, RAPPRESENTANTI DEI COMITATI E AGRICOLTORI E CITTADINI.