3 agosto 2025
Aggiornato 12:30

Nel caso Englaro, Veltroni è su una deriva che uccide la politica

Lo ha dichiarato Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori PdL

«L’indiretto appoggio del segretario del Pd, Walter Veltroni, all’iscrizione del ministro Sacconi sul registro degli indagati non fa onore alla sua esperienza nella politica e nelle istituzioni. Ed e’, per questo, politicamente ancora più grave del malcelato compiacimento espresso dal suo compagno di partito Ignazio Marino». Lo ha dichiarato Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori PdL.

«Veltroni dovrebbe sapere, infatti, che nel momento in cui un ministro emette una direttiva, egli deve fare di tutto affinché essa sia presa sul serio e rispettata. E’ altrettanto evidente che una direttiva può essere considerata legittima o meno, e qualora vi siano dubbi in proposito, esistono gli organi di giustizia amministrativa ai quali potersi rivolgere. E’ ancor più evidente che le idee di un ministro possono non essere condivise, e anche radicalmente contestate, e in questo caso esistono le sedi istituzionali e i luoghi di confronto politico. Quel che e’ inaccettabile e’ che tali contestazioni vengano sempre più spesso trasferite nella sede penale».

«Ci eravamo rassegnati, seppur con tristezza, a vedere appellarsi alle Procure coloro che un tempo lottavano attraverso la disobbedienza civile e in nome delle loro idee erano disposti a finire in galera. Che una simile deriva, che rischia di uccidere la politica, possa essere condivisa dal segretario del maggior partito d’opposizione e’ francamente troppo».