28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Nello stesso giorno approvata e abrogata stessa norma

«Governo fa marcia indietro su sostegno a cooperative agricole»

Lo rende noto il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera

«Il Governo ha confezionato un gran bel regalo d’inizio anno per le tante cooperative agricole e forestali che lavorano nelle zone montane e disagiate del nostro Paese. Nello stesso giorno, 30 dicembre, in cui veniva promulgata la legge di conversione del decreto 171 che recepiva l’ emendamento relativo al contenzioso tra le cooperative e l’Inps, materia già precedentemente contenuta in un ordine del giorno presentato da alcuni parlamentari del Pd della commissione agricoltura ed accolto dal Governo, il Consiglio dei Ministri, con l'articolo 22 del decreto legge cosiddetto «mille proroghe», lo ha cancellato».

Lo rende noto il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, che aggiunge, «nei giorni in cui il Parlamento riprende a pieno ritmo le proprie attività dopo la pausa per le festività ci troviamo di fronte ad un atto sconcertante, che mortifica il lavoro di tutti i parlamentari, della commissione, dell’aula. L ’emendamento presentato dal Partito Democratico, che aveva ottenuto il pieno appoggio di numerosi parlamentari del Pdl e della Lega Nord, il voto unanime della Commissione Agricoltura della Camera, a partire dalla capogruppo del partito di maggioranza e dal presidente dello stesso organismo, e l’ unanimità del Parlamento, viene ora praticamente annullato. E questo nonostante gli impegni presi con gli esponenti delle cooperative agricole, in particolar modo quelle più piccole. Da rilevare, inoltre, che con lo stesso «cancellino» il Governo «elimina anche la norma che prevedeva l’ estensione del canone agevolato a «titolo ricognitorio» concesso anche alle cooperative e consorzi di pescatori anche alle concessioni di aree del demanio marittimo e del mare territoriale e per la realizzazione di manufatti per la trasformazione e prima commercializzazione del prodotto allevato dalle stesse imprese».

Secondo Oliverio il ministro per le Politiche agricole forestali, Luca Zaia, «non riesce a mantenere gli impegni perchè obbligato a camminare a guinzaglio, nella direzione indicata dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

Il ministro Zaia – conclude Oliverio – la smetta di fare dichiarazioni roboanti e di varare provvedimenti che di fatto son sempre più carenti di contenuti, e faccia immediatamente marcia indietro su questi 'provvedimenti cancella tutto', dimostrando così anche rispetto per il lavoro delle commissioni e dell’aula, e soprattutto di tutti quegli imprenditori, piccoli e grandi, costretti ogni giorno a fare degli autentici miracoli per cercare di mantenere ancora in vita le proprie aziende».