4 maggio 2024
Aggiornato 19:30
Sangalli su chiusura ristorante di Portici

Dal “chiuso per camorra” al “riaperto contro la camorra”

Legalità e sicurezza requisiti indispensabili per la crescita e lo sviluppo

«La vicenda di Raffaele e Massimo Rossi, ancora una volta, ripropone la necessità che chi sceglie di dire no al racket non sia poi lasciato solo»: questo il commento del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sulla vicenda del ristorante di Portici «chiuso per camorra» dopo l’ennesimo atto criminale.

«Il ‘chiuso per camorra’ è dunque una sconfitta per lo Stato, per le istituzioni, per la società civile e per tutti coloro che, in Campania, nel Mezzogiorno, in tutto il nostro Paese, si impegnano perché sicurezza e legalità siano concretamente garantite come condizione fondamentale di crescita e di sviluppo. Garantite anche con indagini rapide, con condanne tempestive, severe e scontate sino in fondo, con la più rigorosa tutela della sicurezza di chi denuncia e delle loro attività».

«Occorre, allora, fare tutto il possibile – conclude Sangalli - affinchè al ‘chiuso per camorra’ faccia seguito il ‘riaperto contro la camorra’. Perché, insomma, i ristoratori di Portici – così come tutti gli imprenditori vittime di simili atti criminali - non siano lasciati soli ma siano messi in condizione di proseguire serenamente la propria attività. In ogni caso, è necessario far di tutto per evitare altre ‘chiusure per camorra’ e consentire all’attività d’impresa di agire come fattore di crescita e di sviluppo contro ogni forma di criminalità. Mi auguro che tutto ciò sia davvero ancora possibile».