9 maggio 2024
Aggiornato 03:00

Vendola presenta ordinanza rifiuti per Lecce e visita Protezione Civile

Il presidente Vendola ha visitato oggi la sede della Protezione civile regionale e ha illustrato i contenuti dell'ordinanza per i rifiuti nei bacini leccesi

Il presidente Vendola ha visitato oggi la sede della Protezione civile regionale e ha illustrato i contenuti dell'ordinanza per i rifiuti nei bacini leccesi. Con lui c'erano gli assessori Losappio (Ecologia) e Introna (Opere pubbliche).
«Abbiamo cominciato da zero gli impianti - ha detto Vendola - e ne abbiamo inaugurati quattro, rispetto agli otto grandi impianti pubblici, siamo a metà del percorso a fronte dei 13 anni precedenti di nulla, siamo a quattro impianti che sono un bell'avanzamento. Siamo dal punto di vista impiantistico la Regione del centro-sud d'Italia oggi più attrezzata, ma abbiamo bisogno, naturalmente che nelle fasi di transizione, prima che si completi il ciclo impiantistico, si trovino le soluzioni transitorie».

Per quanto riguarda in particolare la polemica sollevata sui rifiuti nel Bacino Lecce 1 e Lecce 2 «bisogna che i cittadini sappiano quali sono quei problemi: non sono un'invenzione della cattiva politica. I problemi - ha spiegato Vendola - sono per esempio quelli legati alle cave di Ugento che devono ospitare una discarica che li' e' stata localizzata; in quella cava all' inizio abbiamo trovato una vera bomboniera di amianto e responsabilmente abbiamo bloccato tutto e fatto la caratterizzazione e la bonifica di quel sito e sono andati via sei mesi. Subito dopo - ha ricordato il presidente - quando abbiamo cominciato a cantierizzare abbiamo trovato delle cavità carsiche e naturalmente questo comporta fermarsi, mutare il progetto, risottoporre a valutazione di impatto ambientale la modifica progettuale e va via del tempo: questo per parlare del Bacino Lecce 3».

Per quanto riguarda, invece, il Bacino Lecce 2, «tutti impianti localizzati dal Piano dei rifiuti firmato Raffaele Fitto - ha precisato Vendola - a Corigliano d'Otranto, si localizza un impianto di discarica che di servizio- soccorso in una zona che secondo le carte è collocata sulla falda ed è la falda che dà da bere a tutta la Provincia di Lecce». In questo caso «che faccio - ha detto - siccome abbiamo l'obbligo di legge, contrattuale, di proseguire ignoro i problemi di una comunita' e di un'intera provincia? Mi fermo - ha spiegato- domando ai tecnici di studiare, di fare l'approfondimento idrogeologico e modifico il progetto di impianto perche' bisogna dare il massimo di sicurezza ai cittadini: questi sono stati i motivi per cui, mentre nel Bacino Lecce 1, attorno a Cavallino, abbiamo completato gli impianti, negli altri due Bacini gli impianti non sono completi e, quindi, non si puo' chiudere il ciclo dei rifiuti ma per questo tipo di problemi». Per questa ragione il presidente della Regione Puglia, in qualita' di commissario delegato per l'emergenza in materia di rifiuti ha emesso un ordinanza che ordina «il conferimento, fino al 31 gennaio 2009, dei rifiuti urbani prodotti nel bacino di utenza Lecce2, unitamente a quelli del Bacino di utenza Lecce 3, nell'impianto di discarica controllata per i rifiuti urbani di Ugento, in località Burgesi». «Alla Provincia di Lecce - ha ricordato Losappio - e' affidato il compito di attivare il tavolo tecnico tra le strutture tecniche commissariali, regionali, provinciali e dei Consorzi di Bacino interessati per l' individuazione entro il 23 gennaio 2009 della soluzione transitoria di gestione dei rifiuti dei bacini di utenza lecce 2 e 3, nelle more del completamento della realizzazione, in corso e dell'entrata in esercizio degli impianti possti a servizio, a regime, degli stessi bacini di utenza». «Io - ha sottolineato il presidente Vendola parlando delle soluzioni - non le ordino, non sono il comandante, sono il presidente della Regione Puglia che costruisce le proprie scelte in concerto con le Province, i Comuni e gli Ato. Io non faccio atti d'imperio, non ho mai proceduto sul ciclo dei rifiuti con la sferza ma sempre in Prefettura a Lecce, perche' la maggior parte dei problemi, chissa' perche', sono stati a Lecce sempre e continuamente a Lecce. Ho fatto - ha concluso - venti volte piu' riunioni a Lecce di qualunque altra Provincia, ma sempre mi avete visto a Lecce; riunioni lunghissime con la ricerca accanita e meticolosa del punto di equilibrio, della soluzione di compromesso con tutti i sindaci, con tutti gli attori protagonisti». Vendola ha poi visitato la sede della Protezione civile, attiva da meno di un anno ma perfettamente funzionante.