28 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Classi d’inserimento per studenti stranieri

«Un errore separare i figli dei migranti dai loro compagni italiani»

Dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario Confederale Uil

L’approvazione della Camera di una mozione della Lega che introduce «classi d’inserimento» per bambini figli di stranieri è fonte di forte preoccupazione per la UIl, in quanto presuppone che il processo di apprendimento di un idioma sia alieno dalla socialità dei rapporti tra bambini. Al contrario, senza nulla togliere allo studio, una lingua si apprende assieme agli altri bambini italiani, non in classi separate in cui concentrare alunni di provenienza e idioma diverso.

E’ ben noto che l’apprendimento di una lingua si avvale soprattutto dell’ambiente naturale in cui un ragazzo si trova a vivere e studiare.

Nessuno mette in dubbio che per i minori stranieri ci sia necessità di un sostegno scolastico, ma questo si deve aggiungere alla normale programmazione delle attività e soprattutto deve essere inserito in un quadro, concreto, di pari opportunità e di appoggio all’apprendimento da attuarsi con gli strumenti e la professionalità già a disposizione degli insegnanti e da rafforzare con risorse adeguate.

Al contrario, la mozione della Lega, che punta a test d’ingresso e a classi separate per chi non li supera, può essere interpretata come esclusione e dunque andare in direzione contraria ad una politica di vera integrazione ed inclusione sociale di cui la nostra società ha grande ed urgente bisogno.

E’ urgente che il Governo, nella sua interezza avvii rapidamente un ampio confronto sul complesso tema dell’immigrazione a partire, ovviamente, dalla ricerca di un equilibrato incontro tra integrazione, flussi d’entrata, sicurezza e accoglienza.