27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Lotta alla Camorra

Manganelli: «Una Promessa che lo Stato ha fatto agli abitanti di Casal di Principe»

In un'intervista al quotidiano Il Giorno il capo della Polizia parla anche di lotta al terrorismo e all'immigrazione clandestina

E' una panoramica a 360 gradi sulle tematiche legate alla sicurezza quella che il capo della Polizia Antonio Manganelli affronta in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Giorno, in occasione della visita di ieri alla questura di Firenze.

Molti i temi toccati, che descrivono come in un prisma la situazione in Italia: l'impiego dei soldati nella lotta alla camorra, l'allerta contro il terrorismo, la criminalità legata all'immigrazione clandestina, ma anche l'impegno che attende tutti i giorni le Forze di Polizia ed il loro rapporto con la popolazione.

La lotta alla camorra, del resto, secondo Manganelli, «è una promessa che lo Stato ha fatto ai casalesi intesi come abitanti di Casal di Principe», gente per bene, che vuole essere liberata dalla criminalità. Per questo, benvenga l'impiego dei militari nella guerra ai clan. «Nel casertano», dice Manganelli, «non esistono luoghi particolari da tenere sotto controllo, ma i militari sarebbero benvenuti come elemento utile per integrare i dispositivi che abbiamo già messo in piedi».

Ma i fronti aperti sono molti altri, tutti di grandissimo impatto, tra questi terrorismo e immigrazione clandestina.

Sul primo fronte, ammonisce il capo della Polizia, i recenti successi riportati dallo Stato non devono far abbassare la guardia. Per quanto riguarda la lotta all'immigrazione clandestina, invece, giocano un ruolo fondamentale, secondo Manganelli, i Centri di identificazione e di espulsione, necessari per poter trattenere l'immigrato irregolare mentre si svolgono le complesse procedure d'identificazione ed eventuale espulsione.