28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Riforme e istituzioni

Ministro Vito all’On.Veltroni: «problemi esposti in modo confuso e capzioso»

È quanto dichiara il ministro per i rapporti con il Parlamento, on. Elio Vito, a commento della lettera del segretario del Pd, pubblicata oggi sul Corriere della Sera

«I timori espressi dall’On. Veltroni sul Corriere della Sera appaiono un tentativo, maldestro e poco efficace, di ammucchiare la polvere sotto il tappeto. I problemi istituzionali denunciati sono - almeno in parte - reali, ma sono esposti in modo confuso e capzioso. Occorre fare chiarezza». È quanto dichiara il ministro per i rapporti con il Parlamento, on. Elio Vito, a commento della lettera del segretario del Pd, pubblicata oggi sul Corriere della Sera.

«L’eccessivo ricorso alla decretazione d’urgenza – ha osservato il ministro - rappresenta uno dei problemi del nostro sistema istituzionale, ma si tratta di un problema cronico che ha caratterizzato tutte le recenti legislature. Il Governo Berlusconi, entrato in carica dopo un lungo periodo di transizione, conseguente alla lunga crisi della precedente maggioranza, si è dovuto fare carico delle inattività precedenti. E ciò spiega il numero consistente di decreti legge adottati nella fase di avvio della legislatura. Inoltre, si è fatto ricorso a tale strumento solo in casi di reale emergenza: Alitalia, rifiuti in Campania, sicurezza, termini di legge in scadenza, interventi fiscali e di finanza pubblica».

«Per quanto concerne l’utilizzo dei maxi emendamenti governativi approvati con l’apposizione della questione di fiducia – ha puntualizzato il ministro Vito- l’esecutivo ha inteso perseguire la finalità di operare nel pieno rispetto delle prerogative del Parlamento, ponendo la questione di fiducia in un numero limitato di casi: su 19 decreti legge solo 5 volte, mentre, nel corrispondente periodo della precedente legislatura, su 14 decreti è stata posta 7 volte».

«In ogni caso – ha aggiunto- occorre onestamente riconoscere come quelli citati da Veltroni siano solo i sintomi delle criticità che viviamo. Si tratta infatti solo di tentativi di compensazione delle criticità strutturali del nostro procedimento legislativo ordinario: la debolezza dell’iniziativa legislativa del Governo e, soprattutto, la mancanza di certezza sui tempi di conclusione dell’esame parlamentare dei provvedimenti».

«Più che lamentarsi dei sintomi – ha concluso il ministro Vito- occorre concentrarsi nell’eliminazione delle cause. Il Governo Berlusconi è disponibile a definire un quadro equilibrato dove, alle prerogative dell’Esecutivo per l’attuazione della sua insostituibile funzione di guida del procedimento legislativo, corrisponda un rafforzamento dell’azione di verifica e di controllo da parte del Parlamento, e dell’opposizione in particolare, sull’uso dei poteri esercitati dal Governo».