2 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Polemiche sul Lodo Alfano

Alfano: «Il lodo tutela le alte cariche dello Stato»

«E rispetta la sentenza della Consulta»

«C’e’ una particolare ’affectio’ a giudicare Berlusconi. Esiste una legge dello Stato approvata dal Parlamento. Questa norma e’ in sintonia con la sentenza della Corte Costituzionale che aveva riconosciuto la bontà del principio del sereno svolgimento di alcune alte funzioni dello Stato».

Lo ha dichiarato, in un’intervista al quotidiano ’Libero’, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, dopo l’accoglimento da parte del Tribunale di Milano, dell’eccezione di costituzionalità sul ’lodo’ a protezione delle più alte cariche istituzionali dai procedimenti penali, sollevata dal pm Fabio De Pasquale nel processo ’Mills’ che vede coinvolto anche il Presidente del Consiglio. «Ritengo - ha osservato Alfano in merito alle sua parole su pubblici ministeri e Csm al congresso delle Camere Penali - che i continui interventi dei magistrati durante l’iter formativo delle leggi siano un modo neanche tanto implicito per non riconoscere la sovranità del Parlamento.

Noi abbiamo fatto una legge in ossequioso rispetto delle obiezioni che la Corte Costituzionale aveva fatto alla legge precedente . Questa e’ la ragione per la quale sono fiducioso sul giudizio della Consulta. Secondo i sondaggi moltissima gente e’ convinta che il Presidente del Consiglio abbia subito una persecuzione giudiziaria, quindi non credo vi sia una percezione collettiva di questa legge come un’ingiustizia». «Io ho un approccio psicologico particolare con i magistrati - afferma Alfano - non li considero una controparte. La mia ambizione e’ creare un precedente: che fare il ministro della Giustizia porti bene».