26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
I FATTI DEL BUONGOVERNO

San Giuliano, un altro impegno mantenuto da Silvio Berlusconi

Un altro impegno mantenuto dal governo. Il premier Silvio Berlusconi mantiene gli impegni assunti con gli italiani. Nel 2002 un terremoto colpì un’area del Molise e nel comune di San Giuliano di Puglia, in provincia di Campobasso, crollò la scuola elementare: sotto le macerie persero la vita 27 bambini. Una tragedia che turbò l’intero Paese. Berlusconi, che anche allora era presidente del consiglio, dispose un rapido intervento del governo per soccorsi e aiuti e s’impegnò a ricostruire la scuola con criteri antisismici moderni, tali da scongiurare il ripetersi di sciagure intollerabili in un Paese avanzato.

Anche quell’impegno è stato mantenuto e ieri il premier, col ministro Mariastella Gelmini e il sottosegretario Guido Bertolaso, ha inaugurato il nuovo complesso scolastico battezzato « Scuola Angeli di San Giuliano».
Non si è trattato del solito, rituale taglio del nastro. C’è stato un momento di commozione durante la visita al cimitero in cui riposano le piccole vittime, quindi un incontro franco e aperto, estremamente positivo con gli amministratori e le famiglie dei bambini morti nel crollo.
Ma fatti come quello di San Giuliano non possono essere soltanto occasione di ricordo e di solidarietà, fanno emergere problemi ancora irrisolti nel nostro Paese. « Anche perché il sacrificio dei 27 bimbi non sia vano – ha detto il presidente del Consiglio – mi impegno personalmente ad un piano di sicurezza nelle scuole italiane…Abbiamo ricevuto un’eredità difficile su cui dovremo lavorare».
Sì, un’eredità difficile: ci sono istituti da revisionare e mettere in sicurezza, 2.700 nei comuni ad alto rischio sismico, 12 mila in quelli a medio rischio.

Un lavoro immane, ma l’esecutivo di centrodestra non eluderà l’impegno. «Il governo – ha detto il premier – metterà in campo un piano per mettere in sicurezza le prime 100 scuole». E’ solo l’inizio, la sicurezza delle strutture scolastiche diventa un obiettivo rilevante, sul quale i cittadini potranno misurare la serietà e l’impegno del premier e della sua squadra.
L’attuale governo riserva ai problemi della scuola l’attenzione che meritano, e accanto alle riforme che riguardano contenuti e organizzazione dei percorsi formativi c’è anche la questione delle strutture edilizie. Il premier è deciso: la scuola italiana sarà più seria e in sedi più sicure.