19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Servizi per la prima infanzia

Approvati i requisiti per i nidi e le strutture di servizio all'infanzia

Negli ultimi due anni la Regione ha destinato 24 milioni di euro alla realizzazione di nidi e micronidi, con l'obiettivo di migliorare la diffusione dei servizi per la prima infanzia su tutto il territorio regionale

La Giunta ha approvato oggi i requisiti necessari per ottenere l'autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi educativi per la prima infanzia.
«Negli ultimi due anni - ha ricordato l'assessore Dirindin - la Regione ha destinato 24 milioni di euro alla realizzazione di nidi e micronidi, con l'obiettivo, in particolare, di migliorare la diffusione dei servizi per la prima infanzia su tutto il territorio regionale, incrementare il numero di bambini che usufruiscono dei servizi, migliorare la qualità degli ambienti, sostenere le famiglie nella cura dei figli e nelle scelte educative.

I requisiti organizzativi e funzionali sono stati definiti sulla base di principi di flessibilità organizzativa, di rispondenza alle esigenze delle famiglie, di crescita educativa del bambino, di valorizzazione dell'auto -organizzazione delle famiglie».
Nel documento proposto dall'assessorato vengono disciplinati servizi innovativi - quali la mamma accogliente e l'educatore familiare - microstrutture, quali i micronidi e le sezioni sperimentali, per tener conto di comunità in cui sono pochi i bambini presenti.

Tra le tipologie rientrano :
• i nidi d'infanzia
• i micronidi
• i nidi e i micronidi aziendali
• le sezioni primavera
• i servizi in contesto domiciliare
• lo spazio bambini
• le ludoteche e i centri per bambini e genitori.

Tra i requisiti prescritti per ogni tipologia, la corretta organizzazione degli spazi interni ed
esterni (con la scelta degli arredi, dei materiali e l'individuazione dei giochi) e precise indicazioni sul personale impiegato (qualificato e numericamente adeguato).

Tra le novità, i servizi educativi in contesto domiciliare: la mamma accogliente è un servizio effettuato da una mamma che accoglie fino ad un massimo di tre bambini (di norma anche il proprio) di età compresa fra tre mesi e tre anni.
Il ruolo di mamma accogliente è svolto da persone in possesso di titolo specifico previsto per il ruolo di educatore di nidi d'infanzia. Qualora non sia in possesso di un titolo di studio adeguato è obbligatoria la frequenza di un percorso di sensibilizzazione e formazione di almeno 40 ore (comprensivo del tirocinio). L'educatore familiare è un operatore - con titolo specifico previsto per il ruolo di educatore dei nidi d'infanzia - che accudisce fino ad un massimo di tre bambini (da tre mesi fino a tre anni di età).

Entrambi possono svolgere il servizio nella propria abitazione, nell'abitazione delle famiglie interessate, in un luogo appositamente attrezzato messo a disposizione dal Comune, da altri enti pubblici e istituzioni religiose.
Le famiglie possono accedere al servizio, di norma, attraverso cooperative sociali o associazioni di famiglie che individuano e propongono abitazioni con i requisiti previsti, assicurano il supporto tecnico e amministrativo, il coordinamento, la continuità del servizio, promuovono la formazione in collaborazione con il Comune e assicurano un tirocinio pratico in un nido d'infanzia, un micronido o una sezione sperimentale.
Le famiglie possono, comunque, stabilire direttamente regolari rapporti di lavoro privato con la mamma o l'educatore in possesso dei requisiti richiesti.