Loiero: «Nella lotta alla criminalità non bisogna avere pause»
«La Regione ha tenuto la barra dritta»
Nella lotta alla criminalità organizzata non bisogna avere pause e va dato atto alla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro di svolgere, con successo, una incessante azione giudiziaria per dare sicurezza ai calabresi, come l’operazione «Terminator» di oggi che ha colpito duramente potenti clan cosentini».
Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, commentando la conclusione di un lungo e difficile lavoro investigativo coordinato dal procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Mario Spagnolo. «Al dottor Spagnolo – auguri anche per il suo nuovo incarico di procuratore a Vibo Valentia, realtà difficile - e a tutti gli investigatori impegnati vanno, mio tramite, i complimenti di tutti i calabresi – ha aggiunto Loiero – per i quali si aprono così varchi di speranza. Sappiamo quale sia l’azione nefasta della ’ndrangheta e non solo in Calabria, vista la sia internazionalizzazione, ma l’azione dello Stato, io ne sono certo prevarrà».
«E visto che i riflettori investigativi sono stati puntati sulla borghesia mafiosa, come giustamente afferma il procuratore nazionale antimafia aggiunto Emilio Ledonne, su questo terreno – ha concluso Loiero – è sostanziale una profonda reazione della società civile, della politica, delle istituzioni in generale. Per quanto riguarda la Regione abbiamo tenuto la barra dritta verso l’attuazione di processi di garanzia, trasparenza e legalità che hanno dato il loro frutto. Altre sicurezze le avremo non appena entrerà in attività la Stazione unica degli appalti che, prima regione in Italia, abbiamo voluto».