Salari e pensioni, questa è la priorità
Veltroni a Cernobbio indica le proposte alternative del PD
Un paese fermo, dove l’economia è in crisi e i salari non conoscono più potere d’acquisto. A Cernobbio durante il suo intervento al work shop Ambrosetti il segretario del PD, Walter Veltroni lancia per l’ennesima volta il grido d’allarme di fronte a un paese che sta conoscendo una recessione senza precedenti, dinnanzi alla quale il governo Berlusconi non sta svolgendo alcuna azione concreta, anzi di fatto sta contribuendo ad aumentare la crisi e l’affanno delle famiglie, motivo alla base della grande mobilitazione che in programma il PD il prossimo 25 ottobre.
«Il PD è preoccupato, lo ripete Veltroni, e «per ora il governo non ha mostrato attenzione a questo», ma al contrario sta mettendo altre tasse. La grande preoccupazione di cui parla riguarda soprattutto le famiglie, i salari e le pensioni che non bastano più. Secondo il segretario del PD è da qui che bisogna ripartire contribuendo a ridare potere d’acquisto alle famiglie e di conseguenza slancio all’economia. «L’ici non è la priorità per i ceti sociali alti - osserva - mentre è una priorità l'intervento a sostegno delle fasce di reddito più basse». E’ da mesi, da quando la crisi si è fatta sentire con la sua drammaticità, che Veltroni e il PD vanno ripetendo che questa è la priorità in questo momento: « Il governo su sostegno ai consumi, salari e alla domanda interna non ha dato risposte adeguate», infatti «il paese è fermo, in una situazione molto difficile, la cui sottovalutazione è sbagliata. Anche il sistema delle imprese, che vive una condizione di particolare difficoltà, non è solo una congiuntura internazionale ci sono anche fattori di squilibrio propri del nostro paese, fattori di arretratezza che sono di carattere storico». Per questo serve un’azione d’attacco, un’azione che contribuisca a migliorare notevolmente la situazione, che dia respiro alle famiglie «sostenendo i salari e i consumi ma anche investimenti e riduzione delle tasse, nel contesto di una riduzione della spesa pubblica e del contrasto all'evasione fiscale».
Veltroni auspica anche «maggiori investimenti sulle infrastrutture e una forte riduzione delle tasse» grazie anche alla lotta all’evasione fiscale. Uscire dalla crisi, questo è il passo più importante per Veltroni. Per le infrastrutture propone il taglio dal calcolo del deficit dei Paesi europei degli investimenti in infrastrutture di interesse sovra-nazionale, perché «se l'Europa vuole competere con gli Usa dovrà dotarsi di un sistema infrastrutturale molto superiore a quello di oggi; per questo «proponiamo di togliere dal calcolo del deficit gli investimenti infrastrutturali necessari per aumentare la competitività dell'Europa». «Ci possono essere altri sistemi - ha spiegato - come l'Eurobond o la proposta di Tremonti di una Cassa depositi e prestiti europea, l'importante è liberare risorse per le politiche infrastrutturali».
Nel corso del suo intervento il leader del PD torna anche sul tema del federalismo fiscale, prossima tappa dei lavori parlamentari, di energia e della semplificazione del sistema politico italiano. Sul federalismo Veltroni ripete che da parte del PD c’è forte interesse e per questo ci sarà un confronto in parlamento con la maggioranza, ma avverte che prima «bisogna risolvere il problema dei costi», anche perché «se il federalismo non è fatto bene il rischio molto forte è che al posto del centralismo dello Stato si succedano decine di centralismi diffusi» . Poi il passaggio sull’energia, sulla quale c’è molto da fare e investire e anche questa può essere un volano per lo sviluppo. Il PD in questo senso sta lanciando diverse iniziative proprio per spingere quella che chiama la sua sfida ambientale, il «new deal», per risolvere l’inquinamento e i cambiamenti climatici. La risposta giusta è la riduzione del petrolio. «Rottamare il petrolio in dieci anni – ribadisce Veltroni citando anche Al Gore, l’ex vice di Clinton, paladino delle questioni anbientali– attraverso lo sviluppo dell’energia eolica e solare, che può diventare un volano per lo sviluppo economico futuro». E poi il nucleare di quarta generazione, anche se per quello bisognerà aspettare diversi anni, specie per localizzare le centrali in un paese dove diventa difficile costruire anche un parcheggio perché malato di conservatorismo».
L’augurio di Veltroni è che presto si possa uscire da questa staticità che coinvolge anche il sistema politico italiano e che invece si possa procedere ad una semplificazione di tutto l’apparato . «Ritengo che questa costituisca una grossa opportunità che questa legislatura spero non sprechi - ha sottolineato Veltroni - perchè vengano approvate alcune riforme importanti per rendere la democrazia tanto veloce quanto è veloce la società. Perchè oggi invece sento che c'è una società veloce e una democrazia lenta. E il rischio di questi due tempi è che si crei un corto circuito molto pericoloso e che alla fine appaia credibile e plausibile una sorta di scambio tra la democrazia e decisione». Veltroni rilancia la sua idea e quella di tutto il PD sulla democrazia che «deve essere veloce, trasparente e liquida»., dove si veda «la differenza e l'alternatività tra chi governa e chi sta all'opposizione». Per questo il segretario vede bene «l'approvazione in questa legislatura di un paio di riforme istituzionali importanti che sono la riduzione del numero dei parlamentari e una struttura legislativa che non passi attraverso il bicameralismo che io ritengo assolutamente essenziale».
AdO