25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
«L'esercito cinese ha fatto strage di tibetani»

Accusa choc del Dalai Lama tutta da confermare

La denuncia è stata fatta in un'intervista rilasciata al quotidiano francese «Le Monde»

Il Dalai Lama, massima autorità spirituale e temporale del Tibet, ha accusato l'esercito cinese di aver sparato ad altezza d'uomo lunedì nella regione di Kham, situata nella parte orientale del Paese himalayano, uccidendo un numero imprecisato di persone (la cifra di 140 vittime trapelata è stata poi smentita dal Dalai Lama). La denuncia è stata fatta in un'intervista rilasciata al quotidiano francese 'Le Monde'.

Alla domande del giornalista di 'Le Monde' che gli chiedeva se la repressione in Tibet prosegue, in violazione della tregua olimpica, il leader tibetano ha risposto: «L'esercito cinese ha nuovamente sparato sulla folla, lunedì 18 agosto, nella regione orientale di Kham».

Il premio Nobel per la Pace, quindi, ha detto che dallo scorso 10 marzo, quando hanno avuto inizio rivolte e disordini in Tibet, si può parlare sulla base di fonti attendibili di almeno «400 persone uccise nella sola regione di Lhasa». I dimostranti, ha precisato il Dalai Lama, che dall'inizio delle Olimpiadi di Pechino si trova in visita in Francia, sono stati massacrati «mentre manifestavano pacificamente».

«Se prendiamo in considerazione tutto il Tibet, il numero delle vittime è ben maggiore - ha aggiunto il leader spirituale - Diecimila sono state le persone arrestate. E non sappiamo nemmeno in quali carceri si trovano». «La presenza militare in Tibet è antica, ma la frenesia di costruire nuove caserme nelle regioni di Amdo e Kham, mi porta a dire che questa colonizzazione da parte dell'esercito cinese è destinata a durare», ha concluso il Dalai Lama, nel suo piu' duro e aperto 'J'accuse' nei confronti di Pechino dall'inizio delle Olimpiadi.