28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
scienza

Così l'UE ha investito 653 milioni nella ricerca scientifica

L'UE ha stanziato ben 653 milioni di euro in finanziamenti a favore di 269 ricercatori europei di alto livello

Così l'UE ha investito 653 milioni nella ricerca scientifica
Così l'UE ha investito 653 milioni nella ricerca scientifica Foto: Shutterstock

BRUXELLES - In che modo l'inquinamento atmosferico influisce sullo sviluppo del cervello del bambino? I trattamenti innovativi di rigenerazione cardiaca possono aumentare la sopravvivenza a lungo termine delle vittime di infarto? Come la materia non vivente si è evoluta in sistemi viventi che si sono stabiliti sulla Terra? Perché i batteri sono estremamente aggressivi l'uno nei confronti dell'altro? Questi sono alcuni dei temi che i principali ricercatori esamineranno grazie alle borse di studio avanzate del Consiglio europeo della ricerca.

Un passo avanti importante per il nostro futuro quello compiuto dall’Unione Europea che ha stanziato ben 653 milioni di euro in finanziamenti a favore di 269 ricercatori europei di alto livello, i quali potranno così concretizzare le loro idee innovative e produrre risultati che avranno un vasto impatto sulla scienza, sulla società e sull’economia. Le sovvenzioni (fino a 2,5 milioni di euro) fanno parte del programma dell'UE per la ricerca e l'innovazione, Horizon 2020.

I concorsi del CER sono aperti a tutte le nazionalità e in questa tornata sono stati finanziati ricercatori di 27 nazionalità, tra cui i più numerosi sono quelli britannici (50), tedeschi (40), francesi (29) e spagnoli (18). I progetti saranno realizzati presso università e centri di ricerca di 20 paesi dello Spazio Europeo della Ricerca, con Regno Unito (66 borse di studio), Germania (42) e Francia (34) come sedi di eccellenza. Queste borse di studio non solo consentiranno ai migliori ricercatori di realizzare le loro migliori idee alle frontiere scientifiche, ma porteranno anche alla creazione di posti di lavoro: si stima, infatti, che circa 2mila persone, tra dottorandi e altro personale, possano essere impiegati nelle équipe di ricerca dei borsisti.

«Grazie a questo regime di sovvenzioni, dal 2007 sosteniamo ricercatori di alto livello e affermati - ha detto Carlos Moedas, il Commissario europeo per la Ricerca, la scienza e l’innovazione -. Si tratta di un importante esempio di come i finanziamenti dell’UE possano contribuire ad ampliare le frontiere della conoscenza scientifica, fornendo le risorse necessarie per portare avanti progetti innovativi e ad alto rischio, garantendo la competitività dell’UE a livello mondiale».

Un beneficiario in Francia esplorerà l'uso di cavi di comunicazione subacquei nei sistemi di allarme sismico. Un altro studioso di Londra indagherà le cause e le conseguenze dell'ostilità elettorale e uno scienziato di Lubiana costruirà una nuova classe di macchine molecolari basate sulle proteine. Tra i progetti italiani che hanno ricevuto le borse di studio, ci sono quello di Salvatore Maria Aglioti dell’Università Degli Studi Di Roma La Sapienza e quello di Maura Giacca, dell’Università di Trieste

Nel primo caso il professor Salvatore Maria Aglioti valuterà la possibilità di modificare le tendenze disoneste delle persone, cambiando la loro percezione di sé durante le interazioni sia con gli avatar virtuali che con le persone reali. Il progetto eHONESTY valuterà la disonestà utilizzando nuove varianti di scenari interattivi in cui le persone sono tentate di mentire per ottenere un guadagno monetario a scapito di altri. Per fare questo, i soggetti di prova dello studio saranno sottoposti a compiti che coinvolgono la realtà reale, virtuale e interazioni basate sul web. I risultati di questa ricerca possono ispirare nuove strategie per combattere la disonestà e altri comportamenti non etici, promuovendo un approccio basato sulla persona che integri le indagini interculturali esistenti su larga scala.

Nel secondo caso il professor Mauro Giacca ha l'obiettivo di identificare nuovi fattori che possano favorire la rigenerazione naturale delle cellule del muscolo cardiaco in caso di infarto, attraverso la somministrazione di molecole terapeutiche, sviluppate a partire da piccole proteine e microRNA. Le malattie cardiovascolari, come l'insufficienza cardiaca e l'infarto, sono la principale causa di morte per uomini e donne nella maggior parte dei paesi europei e rappresentano quasi il 40 per cento di tutti i decessi nell'Unione europea. Nonostante i notevoli progressi nelle terapie chirurgiche e mediche, vi è una mancanza di trattamenti curativi per lesioni cardiache, e la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti con insufficienza cardiaca rimane scarsa. I risultati della ricerca potrebbero potenzialmente portare a trattamenti innovativi per indurre la rigenerazione del cuore.