26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
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Startup o Start-up? La questione del trattino

Per un termine così utilizzato alla rinfusa, l’ortografia sembra discutibile. E' meglio dire startup o start-up?

Startup o Start-up? La questione del trattino
Startup o Start-up? La questione del trattino Foto: Shutterstock

MILANO - Le fasi di avviamento di un’impresa sono attualmente uno degli argomenti più caldi. Soprattutto qui in Italia, dove continuiamo imperterriti ad avere un’assenza di mega deal rispetto a una crescita (forse addirittura incresciosa) di investimenti in early stage. Un argomento che ormai conosciamo bene: il nostro venture capital e il suo famoso nanismo. Mentre gli imprenditori hanno da sempre avviato nuove imprese, il termine «startup» è relativamente nuovo. Secondo l'Oxford English Dictionary, il primo utilizzo è stato registrato nella rivista Forbes a metà degli anni ’70. A questo punto si trattava di «startup» e non di «start-up».

Startup o start-up?
Per un termine così utilizzato alla rinfusa, l’ortografia sembra discutibile. O forse lo era un po’ di tempo fa, ma non nel 2017. Il controllo ortografico sul mio computer sicuramente preferisce il termine «start-up», ma nonostante l’intelligenza degli attuali sistemi operativi, non è detto che sia la scelta più corretta. Del resto, la diatriba che sia più giusto usare «startup» o «start-up» o anche «start up» è quasi discussione d’altri tempi.

Cosa dicono le ricerche
Un gioco veloce con alcuni strumenti di parole chiave rivelano che «startup» è il termine di ricerca più utilizzato. Sotto, in fondo al grafico (in blu) troviamo la dicitura «start-up», davvero poco utilizzata, mentre sembra prevalere nel tempo la dicitura «start up» (in giallo). Considerando l’andamento stabile delle ricerche, è possibile ipotizzare che chi ha usato l’uno o l’altro termine abbia sempre continuato a farlo, senza preoccuparsi della differenza sostanziale che intercorre tra i due significati.

Chi utilizzò «startup» per la prima volta
Il primo utilizzo delle startup citate da Forbes è avvenuto nell'ambito delle aziende di nuove tecnologie. Il termine iniziò davvero ad entrare nella coscienza popolare durante la bolla dot-com della fine degli anni ’90. Originariamente il termine startup si riferiva a un modello di business specifico. Si trattava di creare un'impresa che potesse fungere da banco di prova per una particolare idea imprenditoriale, per verificare se fosse redditizia e scalabile. L'idea di una startup non era quella di costruire un business stabile a lungo termine, ma di testare un'idea e vedere come potrebbe essere adattata fino a raggiungere la redditività.

E quindi….
Oggi il termine startup viene utilizzato più in generale per indicare qualsiasi nuova attività. Ci sono ancora associazioni con aziende ad alta tecnologia, ma queste non sono così forti come un tempo. Per quanto riguarda l’ortografia, prendendo per assunto che così come la tecnologia anche i termini a essa riferiti possono evolvere, la traduzione letterale dall’inglese potrebbe aiutarci a far maggior chiarezza:

- start up (o start-up): la locuzione «to start-up» in inglese significa semplicemente avviare qualcosa. To start up a company significa avviare un’impresa. Il termine «start up» usato in forma di sostantivo, dunque, non ha nulla a che fare con un’attività legata all’imprenditorialità.

- startup: è la formula utilizzata in lingua inglese per identificare un’attività scalabile. Un inglesismo che è stato trasportato anche in Italia, senza mai essere tradotto (per fortuna). E che indica proprio un tipo di impresa con determinate caratteristiche. Noi abbiamo sempre usato questo termine. E, in effetti, è la scelta migliore.