5 maggio 2024
Aggiornato 22:31
bandi pubblici

Innovazione e ricerca: 170 milioni per le imprese della Sicilia

Imprenditori, consulenti e startupper sono e saranno quindi impegnati a capofitto nella definizione di tutti quei progetti d’investimento che riguardano ricerca e innovazione, sia tecnologica che di idee

Innovazione e ricerca: 170 milioni per le imprese della Sicilia
Innovazione e ricerca: 170 milioni per le imprese della Sicilia Foto: Shutterstock

CATANIA – L’estate 2017 sarà cruciale per il futuro delle imprese siciliane: per beneficiare dei 170 milioni di euro disposti dalle quattro azioni del Po Fesr 2014/2020 pubblicate lo scorso venerdì (23 giugno) in Gazzetta Ufficiale, sarà necessario inoltrare le domande entro 30 o 90 giorni, a seconda della misura. Inoltre entro luglio saranno divulgati in Gurs anche i bandi per le restanti azioni dell’Obiettivo Tematico 1 (OT1), con la sola eccezione del punto 1.3.2 che riguarda i cosiddetti «Living Lab».

Fondi per le PMI siciliane
Imprenditori, consulenti e startupper sono e saranno quindi impegnati a capofitto nella definizione di tutti quei progetti d’investimento che riguardano ricerca e innovazione, sia tecnologica che di idee. Una corsa contro il tempo - per alcuni aspetti ostacolata dalla chiusura estiva degli uffici pubblici e dal periodo di ferie - non senza criticità, così com’è emerso dal confronto nato nell’ambito del convegno organizzato da Ordine dei Commercialisti e Dipartimento Economia e Impresa (Dei) dell’Università di Catania.

Le modalità
Interlocutore d’eccezione è stato il dirigente dell’assessorato regionale alle Attività produttive Dario Tornabene, la massima figura tecnica del settore. La sua presenza a Catania, a distanza di pochissimi giorni dalla pubblicazione dei primi bandi, ha permesso di fare chiarezza su molti aspetti: «Con la consapevolezza che questi fondi erano attesi da tempo dalle imprese siciliane – ha detto Tornabene – abbiamo lavorato senza sosta per sbloccare tutte le autorizzazioni necessarie alla pubblicazione in Gazzetta. Le specifiche dei bandi sono on line dalla fine di aprile proprio per consentire di preparare per tempo i progetti. Per quelle misure che prevedono l’ordine cronologico di presentazione sarà attivato un sistema di prenotazione delle domande, per evitare l’affannosa gara al click. Invece per i progetti che dovranno essere classificati per merito, i tempi potranno essere contratti attraverso il lavoro preventivo di valutazione dei fornitori iscritti al Catalogo dei Servizi istituito col Ddg (decreto dirigente generale) 513 del 10 marzo 2017».

Una visione imprenditoriale forte
La logica del Po Fesr – secondo l’analisi della prof.ssa Elita Schillaci, docente del Dei – è dunque «destinare le risorse ai progetti che hanno una visione imprenditoriale forte e completa, e sono in fase avanzata di definizione. I finanziamenti devono supportare le idee, non esserne la causa. Far nascere startup solo per intercettare i fondi, senza un output concreto e sociale per il territorio, non significa fare impresa». Da qui la sensibilizzazione all’approccio «straight up», portata avanti dal prof. Romano e dall’Ordine Commercialisti con attività formative per i professionisti. «Sinonimo di straight up è l’azienda operosa e autentica – ha ribadito Romano – il cui business plan è lo specchio funzionale di un’attività concreta che contribuisce all’arricchimento del tessuto produttivo». Le azioni dell’OT1 che saranno bandite entro fine luglio verranno destinate ai progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo, alle infrastrutture strategiche di ricerca, alla partecipazione degli attori siciliani a piattaforme di concertazione e reti nazionali ed europee, alle start up innovative ad alta intensità.