27 agosto 2025
Aggiornato 23:30
marketing

Perchè essere sarcastico sui social non ti servirà a nulla

La tua strategia social si basa su sarcasmo, battute irriverenti e polemica? Cambia disco: meglio una comunicazione più humor, con qualche accenno alla politica e onesta, tanta onesta

Perchè essere sarcastico sui social non ti servirà a nulla
Perchè essere sarcastico sui social non ti servirà a nulla Foto: Shutterstock

ROMA - Polemiche? Pavoneggiamento e sarcasmo caratterizzano la strategia di marketing del vostro brand sui social network? Rivedetela perché ai consumatori, le battute taglienti, proprio non piacciono. Lo sostiene Andrew Caravella, VP di Strategy & Brand Engagement di Sprout Social, fornitore di attività per social media, advocacy e analytics dedicati alle imprese. Per lui il sarcasmo e le battute sprezzanti sono un’arma a doppio taglio e, spesso, allontanano i clienti dal brand.

Niente sarcasmo
Quasi un paradosso visto che i brand che usano slogan sarcastici o polemici hanno sempre più spazio tra i social e generano, nella maggior parte dei casi, delle maggiori interazioni. Tutto questo traffico social, tuttavia, non si traduce così frequentemente in vere e proprie transazioni economiche. Meglio una strategia humor, incorporando meme e anche qualche snark negli scambi con i fan. Nonostante ci si impegni per trovare la battuta giusta, resta difficile catturare l’attenzione dei consumer, così bersagliata da pubblicità di ogni genere nello spazio virtuale. Solo 30% di essi, malgrado il brand si approcci in modo humor, è interessato ad approfondire: ben l’88% dei consumer considera vere e proprie insidie le operazioni dei brand sui social network. A riprova di questa constatazione, un quarto delle persone sceglie di boicottare un marchio a seguito di episodi o uscite sgradevoli avvenuti via social.

Parlare o non parlare di politica?
Quale argomento fa polemica quanto la politica? E’ difficile trovare uno spunto, un tema che, per quanto attuale, si capace di scatenare il dibattito quanto un post che parla del candidato sindaco o dei ‘nostri’ rappresentati al Parlamento che si tirano i capelli l’un l’altro (non è raro che avvenga davvero in aula). Ed è sempre più facile vedere politica sui i social network. Solo che 7 utenti su 10 non voglio sentir parlare di politica da parte del brand, mentre sono disposti a farlo con persone specifiche. Allo stesso tempo, l’83% delle persone desidera vedere una personalità di spicco come ambasciatore o ambasciatrice di un marchio via Facebook, mentre il 48% chiede la stessa cosa via YouTube. La strategia vincente? Unire i due desideri, conversazioni politiche e post pertinenti all’interesse espresso per il prodotto.

Onesti e utili
Onestà e verità. Sono i mantra che dovrete seguire d’ora in poi per distinguervi dalla massa di contenuti insignificanti che popolano il web, diventati quasi come la plastica abbandonata sulle spiagge, dei veri e propri rifiuti che galleggiano sulla nostra home page. I consumer, infatti, vogliono che i brand siano autentici, onesti (86%), amichevoli (83%) e utili (78%). E sebbene 8 intervistati su 10 pensino che i brand rispondano in modo troppo «freddo» alle loro domande, in media solo il 12% dei messaggi social che richiedono una risposta da parte di un marchio ne ottengono una.