Nove manager su dieci lavorano anche in vacanza
Il 97% degli intervistati usa il proprio smartphone per tenersi sempre in contatto con l’ufficio. Il 51% guarda le mail e il 34% lavora direttamente sotto l'ombrellone
TORINO - Qualcuno la definirebbe dipendenza da lavoro, altri responsabilità. A voi la scelta. Fatto sta che ben 9 manager su 10 non staccano completamente da lavoro neppure in vacanza. Il ato emerge dal sondaggio della società internazionale di selezione del personale Hays su un campione di più di 300 fra manager e top manager. Ebbene, il 97% degli intervistati userà il proprio smartphone per tenersi sempre in contatto con l’ufficio. Ma c’è di più perché se il 51% darà semplicemente un’occhiata alle mail in arrivo, ben il 34% lavorerà effettivamente sotto l’ombrellone.
Mai lasciare a casa lo smartphone
Colpa dello smartworking che, di fatto, trasforma in ufficio qualsiasi luogo in cui ci si trovi. Dalla camera d’albergo dell’hotel, al lettino in spiaggia. Sempre che prenda bene la connessione a Internet. Tra i dispositivi che un manager porta sempre in valigia svetta lo smartphone 97%), seguito da notebook e tablet (rispettivamente 32% e 31%). Pochissimi (2%) scelgono lo smartwatch, ancora considerato troppo di nicchia. Infatti, nel caso in cui i manager italiani dovessero trovarsi su un isola deserta, non rinuncerebbero mai al proprio smartphone (46%), alla macchinetta del caffè (27%) e ad altri tecno-gadget come l’ebook (17%). Al contrario si dimenticherebbero di agenda e orologio.
Al mare e in famiglia
Quanto ai luoghi preferiti dai manager svetta il mare, per il 76% degli intervistati. Il 26% preferisce il relax della montagna mentre il 23% partirà per un viaggio on the road o per visitare una città d’arte (11%). I compagni di viaggio preferiti restano la famiglia e il partner (30%), seguono gli amici (21%), mentre non potrebbero mai trascorrere una vacanza con l’amministratore delegato dell’azienda (34%), il collega di scrivania (26%) e il direttore finanziario(14%).
Lavorare in vacanza non fa bene
Insomma, la parola d’ordine, mai come oggi è: lavoro. Ma siamo sicuri che sia davvero la scelta giusta? «Passare i giorni di ferie lavorando è un grosso errore che può compromettere il benessere psicofisico del professionista - racconta Carlos Manuel Soave, Managing Director di Hays Italia -. Lo scopo delle vacanze estive è invece quello di «disconnettersi» dall’ufficio, staccare la spina e dedicare il proprio tempo alla famiglia, agli amici e a sé stessi per ricaricare mente e corpo di nuova energia in vista delle sfide del nuovo anno».
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