2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
coding

Project Blocks, Google insegna ai bambini le basi della programmazione

Il progetto Google Block è rivolto ai bambini di età superiore ai 5 anni. La programmazione viene appresa attraverso la combinazione di tre moduli che possono essere, appunto, combinati tra loro per creare progetti di vario tipo.

ROMA - Google pensa alle nuove generazioni e lancia nuovi programmi educativi sia per insegnare la programmazione ai bambini sia per lo sviluppo di classi scolastiche sempre più connesse. Il primo progetto si chiama Project Blocks ed è a tutti gli effetti un progetto educativo realizzato dalla collaborazione tra il il Google Creative Lab, il Google Research and Education team, l'azienda di design IDEO e Paulo Blikstein, direttore del Transformative Learning Technologies Lab della Stanford University. La programmazione, in questo caso, viene appresa attraverso la combinazione di tre moduli che possono essere, appunto, combinati tra loro per creare progetti di vario tipo.

Project Block per insegnare la programmazione ai bambini
I moduli sono 3. Il primo è chiamato «Brain Board», è basato su un Raspberry Pi Zero, dotato anche di speaker, WiFi e Bluetooth, ha funzioni di processore e alimentatore per gli altri blocchi. Il blocco è dotato di pulsanti attraverso i quali è possibile impartire dei comandi come «accendi», «ruota a sinistra» e «riproduci musica» che vanno posizionati sopra le «Base Board». Questi moduli quindi ricevono le istruzioni impartite dal bambino attraverso i pulsanti e includono numerosi componenti come LED, motorini elettrici e altro ancora. Tutti i moduli possono essere connessi l'uno con l'altro, non necessariamente in modo lineare, e sono anche in grado di interfacciarsi con altri dispositivi come i Mirobot e la piattaforma LEGO WeDO 2.0 per creare interfacce di controllo, sistemi domotici e molto altro ancora. Google Block non sarà portata sul mercato direttamente da Google: è, infatti, una piattaforma di ricerca aperta in via di sviluppo che prevede di coinvolgere designer, sviluppatori e ricercatori.

La condivisione delle informazioni in classe
Il secondo progetto presentato da Google si chiama, invece, Google Cast ed è a tutti gli effetti un’applicazione per Chrome gratuita che consente a studenti e insegnanti di condividere gli schermi dei loro pc in modalità wireless in qualsiasi parte dell’aula. Grazie alla condivisione delle informazioni sullo schermo del pc, infatti, gli studenti possono apprendere meglio e imparare gli uni con gli altri. Molti ragazzi, oggi, devono ancora collegare fisicamente i loro computer al proiettore, mentre con l’applicazione Cast potrà avvenire la completa condivisione di informazioni, immagini e video direttamente con il computer dell’insegnante.