23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
distribuzione 2.0

Le merendine e i pannolini del futuro saranno di Amazon

Il servizio sarà disponibile al momento solo negli Stati Uniti e per i clienti abbonati a Prime: permetterà ad Amazon di raccogliere numerosi e importanti dati sui gusti dei consumatori

ROMA - Merendine, detersivi, pannolini, cibo per neonati. Sì, ma targati Amazon. Una rivoluzione per il colosso numero uno dell’e-commerce che si accinge a iniziare la distribuzione di linee di prodotti realizzati da terzi con il servizio Private Label.

Merendine e detersivi di Amazon
La notizia, di fatto, è ancora un rumors, anche se a pronunciarsi in tal senso è il Wall Street Journal. E così, marche sconosciute di pannolini, merendine, noccioline e the faranno direttamente capo al colosso di Seattle. Un po’ come accade già con la linea AmazonBasics per gadget e accessori, solo che qui l’ottica si sposta verso la «grande distribuzione 2.0». Inizialmente il servizio sarà disponibile solo negli Stati Uniti e solo per gli abbonati ad Amazon Prime che dovrebbero aggirarsi intorno ai 50 milioni. Il motivo di questa scelta è molto semplice: in questo modo Amazon può contare su margini di profitto più elevati, non dovendo investire in marketing e può permettersi di sbagliare senza correre troppi rischi. In più il colosso ha la possibilità di raccogliere numerosi dati sui gusti e le reazioni dei consumatori, dati che avrebbero un valore piuttosto considerevole.

Verso il monopolio Amazon
Dietro marchi quali Happy Belly, Wickedly Prime e Mama Bear (tutti di proprietà Amazon) si celano, secondo il quotidiano statunitense, prodotti come the, noccioline, vitamine, cibi per neonati, pannolini e detersivi per la casa. I primi prodotti dovrebbero apparire entro la fine di maggio e l’inizio di giugno. La scelta di passare a distribuzione di massa costituisce, di fatto, una rivoluzione. Già da tempo Amazon «monopolizza» lo shopping online vendendo già alimenti, anche freschi. Così facendo il colosso di Seattle potrebbe mettere in forte crisi la concorrenza praticamente su ogni fronte, facendo leva sul contatto diretto con i produttori. In effetti, i fronti su cui Amazon sta operando sono davvero tanti. Solo di recente ha lanciato Amazon Video Direct, un servizio che consente ai propri clienti di pubblicare video e guadagnare dai relativi diritti. Una sfida aperta a YouTube. E se è disposto a sfidare colossi come Google, allora, c’è da aspettarsi di tutto.