Internet Day, cos'è cambiato in 30 anni di Internet
Sono trascorsi 30 anni da quando dall'allora Cnuce del Consiglio nazionale delle ricerche partì questo semplice comando-messaggio: «Ping»
ROMA - 30 anni di internet. 30 anni durante i quali la nostra vita, il nostro lavoro è cambiato radicalmente. Una realtà virtuale da cui siamo stati assorbiti, assuefatti, ma di cui non sappiamo più fare a meno. E pensare che la storia di internet inizia con due messaggi, «Ping» e «Ok».
Trent’anni di Internet
Dall’allora Cnuce del Consiglio nazionale delle ricerche, il 30 aprile del 1986, partì questo semplice comando-messaggio: «Ping». Da oltreoceano, precisamente da Roaring Creak in Pennsylvania, si rispose con un semplicissimo «Ok». Così l’Italia si collegò ad Arpanet, la rete statunitense antesignana di Internet. Il collegamento avvenne a ‘ben’ 64KB tra la sede del Cnuce-Cnr, in via Santa Maria a Pisa, e quella di Telespazio, nella piana abruzzese del Fucino, rimbalzando attraverso il satellite Intelsat V, e da lì a Roaring Creek. Quella connessione stabilita con Arpanet, la prima in Italia, fu la quarta in Europa, dopo quelle stabilite in Inghilterra, Norvegia e Germania. Un anno dopo, l’Italia registrerà il primo dominio ufficiale con suffisso .it: 'cnuce.cnr.it'. Oggi l’eredità di quella tradizione 'pragmatica' nella gestione delle reti, tra le altre cose, è dell’Istituto di informatica e telematica (Iit-Cnr) presso il quale opera il Registro.it, l’anagrafe di tutti i domini made in Italy.
Come Internet ha cambiato il mondo
Pensate a come era difficile e lento reperire informazioni prima dell’arrivo di Internet. Pensate alla posta elettronica, ai messaggini che oggi ci scambiamo su WhatsApp a costi praticamente esigui. Internet ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare, di essere informati, di trovare lavoro, di vivere. Una volta le lettere ci mettevano giorni a giungere a destinazione. Oggi arrivano in un secondo sulla casella di posta elettronica del destinatario. Pensate a Wikipedia o, più in generale, al mondo di Google: per qualsiasi domanda, c’è una risposta. Sul web troviamo di tutto ed è raro non riuscire a risolvere i nostri problemi, quando abbiamo bisogno di un’informazione in tempo reale. Pensate ai viaggi. Prima di Internet ci si doveva servire di cartine volanti e stropicciate da rigirare all’infinito per capire in che direzione si dovesse andare. Oggi, il nostro telefono è diventato un vero e proprio navigatore e perdersi è quasi praticamente impossibile.
L’evento all’auditorium di Pisa
Domani venerdì 29 aprile a partire dalle ore 10, presso l’auditorium dell’Area della ricerca di Pisa del Cnr (via G. Moruzzi, 1), si celebrerà il trentennale di Internet con un programma ricco di interventi pensati come una ideale timeline che, partendo dal 1986, si spinge a disegnare gli scenari futuri di Internet. Dopo i saluti istituzionali di Domenico Laforenza, direttore dell’Iit-Cnr e responsabile dell’Area Cnr di Pisa, e del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, del sindaco di Pisa Marco Filippeschi, interverranno molti ospiti, tra i quali alcuni protagonisti dell’‘epopea’ internettiana, e cioè i pionieri del Cnuce-Cnr: Luciano Lenzini, Gianfranco Capriz, Stefano Trumpy, Marco Sommani, Antonio Blasco Bonito. Per tracciare le linee dell’Internet del futuro, sono previsti gli interventi di Renato Soru, presidente di Tiscali, Roberto Sabella, direttore ricerca ed innovazione di Ericsson, Giancarlo Prati, direttore dell’Istituto di tecnologie della comunicazione, dell’informazione e della percezione della Scuola Superiore Sant’Anna, Marco Conti, direttore del Dipartimento di ingegneria, ict e tecnologie per l’energia ed i trasporti del Consiglio nazionale delle ricerche (Diitet-Cnr) e di Francesco Pavone (direttore del Lens dell’Università di Firenze). A concludere i lavori saranno gli interventi del presidente del Consiglio Matteo Renzi, del ministro Stefania Giannini e del presidente del Cnr Massimo Inguscio. «Entrai al Cnuce nel settembre del 1972 come studente lavoratore ai grandi calcolatori. Avevo 20 anni e ho avuto la possibilità di lavorare con persone di altissimo profilo professionale, in un ambiente irripetibile intriso di competenze e entusiasmo. Oggi, con una punta di commozione, posso dire ‘Si, io c’ero!’», dichiara Laforenza. «Il Cnr è stato, è e resta un protagonista indiscusso nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione - osserva Inguscio -. Questo evento non è una semplice commemorazione ma anzi ci lancia verso il futuro. La stessa sinergia tra Cnr, Università e mondo industriale che portò alla nascita della Cep (la Calcolatrice elettronica pisana) e allo sviluppo dell’informatica pisana che oggi ricordiamo promette di essere vincente nelle nuove comunicazioni, che si baseranno sulle tecnologie quantistiche. Una flagship sulle tecnologie quantistiche è stata appena approvata dalla Commissione europea e l’Italia è pronta a ricoprire un ruolo da protagonista».