Atlas, la pubblicità secondo Facebook
Migliora il modo in cui inserzionisti indirizzano i loro messaggi. La piattaforma del social network di Mark Zuckerberg include anche uno strumento per comprare in modo automatico spazi pubblicitari, dopo avere esaminato come il pubblico di riferimento si muove sul web. Per Facebook, Gmail e Twitter obbligo di registrarsi in Russia.
NEW YORK - Si chiama Atlas ed è la nuova piattaforma pubblicitaria di Facebook, pensata per migliorare il modo in cui gli inserzionisti indirizzano i propri messaggi e ne misurano l'efficacia sul web. Lo ha annunciato lo stesso social network di Mark Zuckerberg ed è una versione ripensata di Atlas Advertiser Suite, il programma acquistato dal colosso di Menlo Park da Microsoft nel 2013.
SFIDA A GOOGLE - «Abbiamo ricostruito Atlas da cima a fondo per rispondere alle odierne sfide del marketing, per esempio la necessità di raggiungere le persone su dispositivi diversi e chiudere il divario tra prodotti visti online e acquisti offline», ha detto Erik Johnson, responsabile di Atlas.
La piattaforma include anche uno strumento per comprare in modo automatico spazi pubblicitari, dopo avere esaminato come il pubblico di riferimento si muove sul web. Facebook in questo modo cerca di sfidare il predominio di Google nel settore della pubblicità online: nel secondo trimestre il fatturato pubblicitario di Mountain View è stato pari a 14,36 miliardi di dollari, mentre quello di Facebook si è fermato a 2,68 miliardi.
NUOVI OBBLIGHI DALLA RUSSIA - Facebook, Gmail e Twitter dovranno collocare i loro data base anche in Russia entro gennaio 2015. Secondo le «Izvestia», il vice capo del Roskomnadzor Maxim Ksenzov ha annunciato che l'Authority per le telecomunicazioni ha chiesto ufficialmente ai social media e ai server di posta americani, usati ampiamente anche in Russia, di registrare i loro servizi come organizzatori di informazione, ossia come media. «Non c'è fretta» ma i tempi stringono più del previsto. E non solo: la legge obbliga anche questi soggetti a spostare i loro server in Russia.
Benchè i social media americani avessero già specificato che i tempi della prima bozza della legge russa erano troppo ristretti, l'ultima votazione alla Duma ha anticipato di un anno, a gennaio 2015, i termini di legge. Rimane inoltre un aspetto poco chiaro. Secondo la legge, gli organizzatori (che forniscono agli utenti la possibilità di scambiare messaggi) devono entro sei mesi, memorizzare i dati sugli utenti e le loro azioni. E i dati degli utenti russi devono essere memorizzati sul territorio della Russia: questa disposizione verrà applicata da gennaio 2015.
REALTÀ VIRTUALE - Facebook fa passi in avanti verso la realtà virtuale. Oculus, l'azienda rilevata dalla società di Mark Zuckerberg la scorsa primavera per 2 miliardi di dollari, ha presentato il terzo prototipo di Oculus Rift, il suo visore per la realtà aumentata. Chiamato «Crescent Bay», servirà agli sviluppatori per creare app e giochi basati che sfruttano la realtà virtuale prima del lancio sul mercato, atteso nel 2015.
Il nuovo prototipo di Oculus Rift è più leggero e, grazie a una fotocamera posteriore, consente di tracciare i movimenti della testa a 360 gradi. Miglioramenti riguardano anche l'audio, una più alta risoluzione dello schermo e tempi di latenza inferiori. Nei negozi dovrebbe arrivare l'anno prossimo, con un prezzo compreso fra i 200 e i 400 dollari.
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