26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Safer Internet Day: sottostimati i rischi della rete

L'8% degli adolescenti mette on line le proprio foto sexy

Ricerca realizzata da Ipsos per Save the Children e Adiconsum: «il 14% dice di avere un amico che lo fa in cambio di regali»

ROMA - L'8% degli adolescenti tra i 15 e i 17 anni ammette di 'postare' spesso on line proprie fotografie senza vestiti o in pose sexy. E' quanto emerge da una ricerca realizzata da Ipsos per Save the Children e Adiconsum, intitolata «Sessualità e Internet: i comportamenti dei teenager italiani», pubblicata in occasione del Safer Internet Day, la giornata istituita dalla Commissione europea per promuovere un uso sicuro e responsabile delle nuove tecnologie fra i ragazzi con meno di 18 anni.

Secondo lo studio a pubblicare le proprio foto sexy è anche il 4% di ragazzini e ragazzine tra i 12 e i 14 anni. Ma il dato, avvertono le associazioni, «è probabilmente sottostimato: perché richiesti di un proprio parere su quanto siano diffusi tra gli amici certi comportamenti come inviare video o immagini di sé nudi o semisvestiti, il 22% dice che sì, questa è una pratica diffusa. Se poi si chiede a che età si è inviato il primo messaggio un po' osé, con sottintesi e riferimenti sessuali, le conferme fioccano e le percentuali salgono: ben il 47% dice di averlo fatto tra i 10 e 14 anni, gli altri dai 15 in su».

Tra i comportamenti che i ragazzi indicano come diffusi nella propria cerchia di amici, molto presente sono l'invio di messaggi con riferimento al sesso (43%) e quello di dati personali a qualcuno conosciuto in Internet (43%). Ma quasi altrettanto diffuso è guardare video o immagini a sfondo sessuale su Internet (41%), ricevere messaggi con riferimento al sesso (41%), dare il proprio numero di telefono a qualcuno conosciuto in Internet (40%) e avere rapporti intimi con qualcuno conosciuto solo in rete (22%). Ma il dato più preoccupante riguarda probabilmente lo scambio di immagini proprie di nudo in cambio di ricariche telefoniche o ricompense in denaro, che riguarderebbe il 14% degli adolescenti.

«Quello che colpisce - spiega Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia - è che questi giovani si dichiarano consapevoli dei rischi e dei pericoli nei quali rischiano di incappare. Le molestie via cellulare o email vengono segnalate come un problema all'ordine del giorno da circa un terzo degli intervistati (29%), così come l'alta probabilità, dichiarata dal 37%, di imbattersi in maniaci o squilibrati in caso di scambio di immagini a contenuto sessuale. Tuttavia anche se sono razionalmente consapevoli che prevalgono i rischi (76%) sui vantaggi (7%) questo non sembra essere un deterrente».