Usa, la gaffe del portavoce di Trump su Hitler-Assad. Poi le scuse
Non ha portato fortuna al portavoce della Casa bianca Sean Spicer il delirante paragone tra Adolf Hitler e Bashar al-Assad
WASHINGTON - Non ha portato fortuna al portavoce della Casa bianca Sean Spicer il delirante paragone tra Adolf Hitler e Bashar al-Assad. Spicer ha chiesto scusa per le dichiarazioni sconsiderate pronunciate nel corso di un briefing con la stampa in cui aveva affermato che nemmeno una persona spregevole come Hitler aveva usato armi chimiche durante il secondo conflitto mondiale.
La gaffe
«Durante la Seconda guerra mondiale non sono state impiegate armi chimiche. Anche una persona spregevole come Hitler non si era mai spinta tanto in basso da utilizzarle» aveva detto Spicer. «Dunque la Russia dovrebbe chiedersi se quello siriano è un paese con il quale intende rimanere alleato».
L'intento
L'intento era evidentemente quello di criminalizzare il presidente siriano, sottolineando il mancato impiego bellico degli ingenti quantitativi di gas rinvenuti negli arsenali tedeschi dagli alleati all'indomani della sconfitta nazista. Ma Spicer è stato subito travolto dalle polemiche e si affrettato a chiedere scusa per le sue parole, definite inappropriate e sconsiderate.
Giustificazioni
«Non stavo in alcun modo tentando di sminuire la natura orribile dell'Olocausto. Stavo semplicemente cercando di fare una distinzione riguardo all'uso degli aerei per lanciare armi chimiche sui centri abitati. Qualsiasi attacco contro persone innocenti è riprovevole e imperdonabile» ha dichiarato il portavoce della Casa bianca.
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