Siria, Assad accusa l'Occidente: vuole fermare la guerra contro l'Isis

ALEPPO - Stenta a partire l'evacuazione di civili e insorti che ancora si trovano nell'ultima sacca ribelle ad Aleppo, in Siria, l'ultimo atto della battaglia per la città. L'accordo per l'esfiltrazione in sicurezza è stato raggiunto sulla base di un'intesa tra Russia e Turchia. Una ventina di autobus verdi restano parcheggiati nel quartiere di Salaheddin, in attesa dei passeggeri.

L'Occidente con l'Isis
Intanto, in un'intervista al canale televisivo russo RT, il presidente siriano Bashar al Assad ha dichiarato che l'Occidente sta cercando di bloccare l'offensiva dell'esercito siriano contro lo Stato islamico, chiedendo alla Russia di fare pressioni su Damasco. «È sempre importante in politica leggere tra le righe, indipendentemente da quanto viene chiesto» ha detto Assad. «E la traduzione della dichiarazione nei confronti della Russia è questa: per favore, ferma l'avanzata dell'esercito siriano contro i terroristi. Il significato del messaggio è questo» ha concluso il presidente siriano, «vi siete spinti troppo lontano distruggendo i terroristi e ciò non doveva accadere. Dovreste dire ai siriani di fermarsi».

La più grande strage di bambini dal dopoguerra
Gli anni della guerra in Siria avrebbero provocato «la più grave strage di bambini dal dopoguerra a oggi, senza dubbio peggiore della Bosnia o del Ruanda», secondo quanto dichiarato da Unicef Italia. «Se davvero la battaglia di Aleppo è finita non possiamo non domandarci quanti sono i bambini ancora intrappolati in città, quante le vittime innocenti, gli abusi, le violenze e quali sono le condizioni di migliaia di sfollati in questo momento in fuga» ha detto Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia.