8 maggio 2024
Aggiornato 14:00
Si chiede voto Parlamento

Brexit sul tavolo dell'Alta Corte di Londra. Il tentativo degli europeisti inglesi di bloccarla

Acque agitate sulla rotta della Brexit. L'intenzione di uscire dall'Unione europea approda all'Alta Corte di Londra, mobilitata da alcuni cittadini che vogliono il voto del Parlamento

LONDRA - Acque agitate sulla rotta della Brexit. L'intenzione di uscire dall'Unione europea approda all'Alta Corte di Londra, mobilitata per valutare il ricorso presentato da alcuni cittadini britannici contro i negoziati avviati dal governo per passare ai fatti concreti senza passaggi preliminari in Parlamento dopo il referendum del 23 giugno scorso che con il voto del 52% degli elettori ha sancito l'addio all'Europa.

Battuta d'arresto
Se la richiesta sarà accolta, la Brexit subirà una drammatica battuta d'arresto all'insegna di un confronto senza precedenti tra governo e sistema giudiziario, con mesi di dibattito in Parlamento, dove la maggioranza dei deputati aveva difeso la permanenza del Regno Unito nell'Unione europea.

Prerogativa di Theresa May
Il governo della premier Theresa May rivendica la sua «prerogativa reale», un particolare privilegio dell'esecutivo, per negoziare la Brexit senza la necessità di un mandato parlamentare e ha dato l'avvio alle procedure dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona che prevedono due anni di negoziati per mettere a punto la fuoriuscita britannica dall'Unione.

Azioni legali
Poco turbati dalle argomentazioni della May, che li accusa di volere ignorare l'esito del referendum, diversi cittadini hanno dato via ad azioni legali. Tra questi, anche un barbiere di 37 anni e la co-fondatrice del fondo di investimento SCM Gina Miller. «È il Parlamento che ci ha portato nell'Unione europea e solo lui può farci uscire», ha dichiarato uno dei legali anti Brexit. Il procedimento all'Alta corte di Londra dovrebbe durare tre giorni, ma la decisione dei giudici non è prevista prima di alcune settimane.

(Immagini Afp)

(Fonte Askanews)