25 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Relazioni USA-Cina

L'Ambasciatore cinese negli Stati Uniti: «Nuovo Muro di Berlino contro di noi»

L'accusa del diplomatico richiama la guerra fredda: «Dobbiamo stare in allerta rispetto alle forze distruttive che stanno avvantaggiandosi per le frizioni commerciali in corso»

Xi Jinping con Donald Trump
Xi Jinping con Donald Trump Foto: ANSA

Gli Stati uniti stanno costruendo un nuovo «Muro di Berlino», questa volta attorno alla Cina. Questo richiamo al periodo della Guerra Fredda, altamente sensibile, è stato fatto oggi dall'ambasciatore cinese e Washington Cui Tiankai, in un momento di duro confronto sul commercio ma anche sui diritti umani tra Pechino e Washington. Cui ha scelto il gala annuale dell'US-China Business Council per lanciare la sua requisitoria contro «l'ostinato pregiudizio» che sottende le critiche americane contro la Repubblica popolare, secondo quanto riferisce il South China Morning Post.

Le dichiarazioni vengono dopo che sono state messe in campo negli Usa legislazioni che prevedono sanzioni nei confronti di funzionari cinesi, prima per la crisi a Hong Kong e poi per le detenzioni di massa nella regione autonoma di Xinjiang contro la minoranza musulmano-uigura. «Dobbiamo stare in allerta rispetto alle forze distruttive che stanno avvantaggiandosi per le frizioni commerciali in corso», ha detto Cui. «Idee estreme - ha continuato - come quella di una separazione, di una nuova guerra fredda, dello scontro di civiltà allignano» in questo approccio. «Alcune persone in questo paese - ha detto ancora il diplomatico - puntano le dita contro il partito di governo e il sistema nazionale della Cina, tentando di ricostruire un Muro di Berlino tra la Cina e gli Usa nei campi economico, tecnologico e ideologico».

Pechino adotta nuove misure di «ritorsione» contro diplomatici USA

La Cina ha annunciato oggi misure di «ritorsione» contro i diplomatici statunitensi presenti sul suo territorio, costretti da oggi ad avvisare formalmente le autorità cinesi - con un anticipo di almeno cinque giorni - prima di incontrare funzionari o esperti nel Paesi. Parlando con la stampa, la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying ha affermato che la decisione è stata presa in risposta alle misure adottate nello scorso mese di ottobre da Washington nei confronti dei diplomatici cinesi negli Stati Uniti.

«Chiediamo ancora una volta agli Stati Uniti di correggere i propri errori e revocare queste misure», ha affermato la portavoce, secondo quanto riferisce l'Afp. In ottobre, Washington ha ordinato ai diplomatici cinesi di informare il dipartimento di Stato prima di qualsiasi contatto ufficiale con diplomatici, funzionari locali e ricercatori.