Il ministro degli Esteri polacco: l'Europa «ha accettato una quantità di migranti senza precedenti»
La Polonia è “parte della coalizione globale contro il Daesh" anche perché “cittadini polacchi sono stati uccisi dai terroristi: il camionista a Berlino, e prima ancora nostri compatrioti a Nizza e a Bruxelles”, ha detto a Repubblica Witold Waszczykowski
VARSAVIA – La Polonia è «parte della coalizione globale contro il Daesh» anche perché «cittadini polacchi sono stati uccisi dai terroristi: il camionista a Berlino, e prima ancora nostri compatrioti a Nizza e a Bruxelles», ha detto a Repubblica il ministro degli Esteri polacco, Witold Waszczykowski.
L'autista eroe
Il ministro ha spiegato che i servizi di sicurezza del suo Paese e quelli tedeschi stanno lavorando «intensamente insieme» sul tragico attentato del 19 dicembre a Berlino, che nella capitale tedesca è presente un ufficiale di collegamento. Waszczykowski ha ricordato che l'autista polacco trovato morto sul camion usato per uccidere 12 persone e ferirne altre 48 nel mercatino di Natale berlinese si è comportato da eroe. Nonostante avesse moglie e un figlio, disarmato ha tentato di fermare gli attentatori pagando con la vita. Il suo corpo è stato trovato esangue con segni di accoltellamento e di colpi d'arma da fuoco. L'uomo, secondo l'autopsia, ha lottato all'interno dell'abitacolo del camion ed è stato finito con un colpo di pistola alla testa.
Polonia e Germania indagano insieme
Il ministro polacco ha fornito alcuni dettagli sulle indagini in corso, spiegando che è stata formata un'unità di crisi all'ambasciata polacca a Berlino, «e comprende personale consolare ma anche un ufficiale di collegamento della polizia polacca». Le indagini vengono svolte dalle autorità giudiziarie tedesche, «e loro sono in contatto costante con le nostre. Gli investigatori dei due paesi stanno usando i loro migliori mezzi con il massimo sforzo per chiarire le cause e la dinamica della tragedia al più presto possibile. Ci aspettiamo indagini precise». Quanto all'attentato secondo il politico è stato «ben pianificato» in un momento non casuale, «poco prima di Natale, un momento specialmente importante per gli europei».
"Sorvegliare i migranti»
Poi Waszczykowski ha allargato la sua riflessione alla situazione internazionale e alla minaccia rappresentata dall'Isis: «L'azione militare internazionale contro il Daesh in Iraq e in Siria incoraggia i terroristi a infiltrare i paesi del mondo libero. Per questo dobbiamo essere ancor più preparati. Le rotte della migrazione dovrebbero essere sotto stretta sorveglianza da parte dei servizi d'intelligence europei e dovremmo fornire aiuto alle popolazioni nelle regioni dove vivono, prima che quelle genti diventino migranti». Secondo il polacco quindi i Paesi europei dovrebbero «sforzarsi di prevenire la radicalizzazione di chi è già arrivato in Europa», anche perché «hanno accettato quantità di migranti senza precedenti». Quindi il ministro ha annunciato che la Polonia è disponibile ad una «cooperazione rafforzata e multidimensionale», sulla lotta al terrorismo.
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