Siria, De Mistura: «Unire lotta al terrorismo con transizione politica. Russia può fare molto»
Oggi si è svolto a Roma l'incontro tra Gentiloni, de Mistura e Hijab dell'Hnc. Secondo il ministro degli Esteri italiano la Russia può fare molto e per il rappresentante dell'Onu il momento è "cruciale" per rilanciare i negoziati
ROMA - I negoziati sulla crisi siriana riprenderanno, ma soltanto quando ci saranno le dovute condizioni. E' questa la posizione dell'inviato delle Nazioni unite per la Siria Staffan de Mistura che oggi a Roma ha incontrato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il coordinatore generale dell'Alto comitato negoziale dell'opposizione siriana (Hnc) Riad Hijab. Per il rappresentante siriano e il capo della diplomazia italiana resta fermo un punto: il futuro della Siria non può restare in mano a Bashar al-Assad.
Gli obiettivi in Siria
«Alla soluzione negoziale bisogna arrivare senza precondizioni, ma con la sicurezza che il futuro della Siria non è nelle mani di Assad - ha dichiarato Gentiloni - Abbiamo due obiettivi: creare le condizioni per riprendere i negoziati e ridare fiato alla cessazione delle ostilità» per intervenire sulla devastante crisi umanitaria che dall'interruzione dell'accordo di cessate-il-fuoco firmato a febbraio ha subito durissimi colpi.
La Russia può fare molto
«Se tra Usa e Russia ci sarà un passo avanti per porre un freno ai bombardamenti e all'assedio di Aleppo nelle prossime settimane, allora questi passi renderanno più possibile la ripresa dei negoziati», ha aggiunto Gentiloni. Ma il ministro degli Esteri ha affermato che da Mosca «ci aspettiamo ancora di più» perché «siamo convinti che la Russia possa contribuire anche al processo di transizione che è indispensabile per la soluzione della crisi siriana».
Putin favorirà la transizione?
La Russia può esercitare un'influenza sul regime e può evitare che alcune situazioni sul campo precipitino come ad Aleppo. «Negli incontri a Mosca è emersa l'intenzione di Putin di trovare una soluzione in termini politici e favorire la transizione», ha spiegato dal canto suo de Mistura, ricordando che «la chiave» della soluzione per la ripresa dei negoziati sulla Siria «è una possibile intesa tra Russia e Stati Uniti, che sono in grado di accordarsi, e se lo fanno gli altri si adegueranno».
Un momento cruciale per rilanciare i negoziati
Sulla data di ripresa dei negoziati non c'è ancora certezza, anche se de Mistura ha parlato di «un momento cruciale", una «finestra» temporale «fino a settembre» in cui bisogna «trovare una formula che combini la lotta contro il terrorismo e una transizione politica». E nonostante si siano svolti incontri tecnici con l'Hnc, che Gentiloni auspica possano riprendere anche a livello politico, il lavoro della diplomazia resta difficile. «C'è l'intenzione ferma di rilanciare i negoziati» sulla Siria «sia da parte mia che del segretario generale dell'Onu», ma servono le condizioni giuste per partire, ha dichiarato l'inviato speciale delle Nazioni Unite aggiungendo che la nuova fase negoziale «deve partire bene» e «avendo una massa critica che garantisca una vera negoziazione».
(fonte Askanews)
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