28 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Dopo parole giudicate inappropriate dai turchi su intesa

Turchia, si dimette l'ambasciatore europeo ad Ankara. Accordo sui migranti a rischio?

L'ambasciatore dell'Unione europea in Turchia, Hansjörg Haber, ha rassegnato le dimissioni dopo le parole giudicate inappropriate dalle autorità turche sull'accordo sui migranti concluso tra Ankara e Bruxelles

ANKARA - L'ambasciatore dell'Unione europea in Turchia, Hansjörg Haber, ha rassegnato le dimissioni dopo le parole giudicate inappropriate dalle autorità turche sull'accordo sui migranti concluso tra Ankara e Bruxelles. «Confermiamo che l'ambasciatore si è dimesso», ha detto un portavoce della rappresentanza diplomatica.

Il proverbio
Il diplomatico tedesco era stato convocato al ministero turco degli Affari esteri a maggio, che gli aveva notificato ufficialmente il malcontento di Ankara per dichiarazioni giudicate inopportune. «Noi abbiamo un proverbio. Cominciare come un turco e concludere come un tedesco. Ma quanto accaduto è l'inverso. Si è cominciato coem un tedesco e si è finito come un turco», aveva dichiarato il capo della delegazione diplomatica europea in Turchia per illustrare l'accordo sui migranti raggiunto tra Ankara e Bruxelles.

Regole della diplomazia
«Nessun ambasciatore ha il diritto di umiliare il popolo di un Paese nel quale si trova o di dire qualcosa a proposito del suo presidente. E' la prima regola della diplomazia», aveva stimato l'ex ministro turco agli Affari europei, Volkan Bozkir, sul suo profilo twitter.

Tensioni sull'accordo
Da tempo tra Ankara e Bruxelles si rincorrono tensioni a proposito dell'accordo stretto sui migranti. Più volte le autorità turche hanno minacciato l'Ue di fare del patto carta straccia qualora i termini non vengano rispettati. Ankara ha in particolar modo accusato l'Europa di non aver ancora ricevuto i fondi promessi (6 miliardi di euro in due anni), ma il nodo della questione riguarda la promessa di liberalizzare i visti dei cittadini turchi per entrare in territorio europeo.

Un segnale importante
Uno scenario che era però sottoposto a una condizione: e cioè che la Turchia si impegnasse a soddisfare 72 parametri, tra cui anche una modifica della normativa sul contrasto delle organizzazioni terroristiche. La normativa anti-terrorismo turca è attualmente tanto ampia da includere anche interventi contro i media. Ma Ankara si è sempre detta contraria a farsi «comandare» dall'Europa sulla faccenda. E ora, il ritiro dell'ambasciatore è un segnale importante da parte di Bruxelles, che pure ha tutto l'interesse che la Turchia non mandi a monte l'accordo sui migranti. Un accordo destinato presto a naufragare?

(Con fonte Askanews)