Siria, si dimette Alloush, capo negoziatore dei ribelli. E la pace si allontana ancora
Il capo negoziatore dell'opposizione siriana, Mohammed Alloush, ha annunciato ieri sera di essersi dimesso dall'incarico a causa del fallimento dei negoziati di Ginevra
BEIRUT - Il capo negoziatore dell'opposizione siriana, Mohammed Alloush, ha annunciato ieri sera di essersi dimesso dall'incarico a causa del fallimento dei negoziati e del proseguimento dei bombardamenti da parte del regime di Bashar al Assad sulle zone ribelli.
Fallimento di Ginevra
«I tre round di negoziati (a Ginevra sotto l'egida dell'Onu, ndr.) sono falliti per l'intestardimento del regime, a questo si aggiunge il proseguimento dei bombardamenti e dell'aggressione contro il popolo siriano (...) per tutto ciò annuncio il mio ritiro dalla delegazione e rassegno le dimissioni», ha indicato Alloush, membro di Jaish al-Islam (Army of Islam) in un comunicato diffuso ieri sera su Twitter.
Le critiche delle opposizioni
Le opposizioni hanno espresso più volte la loro frustrazione per la mancanza di aiuti umanitari alle zone assediate, per il mancato rilascio dei detenuti politici e per l'assenza di una transizione politica senza il presidente Bashar al-Assad.
Cessate il fuoco violato
I negoziati, con la mediazione dell’inviato speciale dell’Onu Staffan de Mistura, era riuscita ottenere un cessate il fuoco lo scorso 27 febbraio, che aveva retto per circa un mese. Da inizio aprile, però, i combattimenti e i raid erano ripresi soprattutto ad Aleppo e nella periferia Est di Damasco.
Pace ancora più lontana
Ufficialmente la tregua tra ribelli e forze governative, mediata da Stati Uniti e Russia, sarebbe ancora in piedi, ma è viene violata continuamente. Più di 250.000 siriani sono stati uccisi e circa 11 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case durante la guerra civile iniziata nel 2011. Di certo, con il ritiro dai negoziati di Alloush, la pace è ancora più lontana.
(Con fonte Askanews)
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