31 luglio 2025
Aggiornato 09:00
Come volevasi dimostrare

Patto Ue-Turchia, Erdogan è già passato alle minacce: «Non rispetteremo l'accordo»

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha minacciato l'Europa di non rispettare l'accordo sui rimpatri dei migranti se l'Unione non manterrà i suoi impegni

ANKARA - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha minacciato l'Europa di non rispettare l'accordo sui rimpatri dei migranti se l'Unione non manterrà i suoi impegni. «Qui c'è un processo da rispettare. Ci sono condizioni precise - ha detto in un discorso nel palazzo presidenziale di Ankara - Se l'Unione europea non prende le misure necessarie allora la Turchia non implementerà l'accordo».

Cosa prevede l'intesa
L'intesa prevede che Bruxelles invii aiuti economici alla Turchia, in tutto 6 miliardi di euro da qui al 2018, per la gestione dei quasi tre milioni di migranti che vivono nei suoi confini e inoltre prevede che vengano aboliti i visti imposti ai cittadini turchi in Europa a partire da giugno.

Promesse non mantenute?
«Ci sono state promesse, ma per ora non è arrivato nulla - ha detto Erdogan - abbiamo ricevuto tanti ringraziamenti per la nostra attività sui rifugiati e nella lotta al terrorismo. Ma non lo facciamo per sentirci dire grazie. Tutto deve accadere in linea con quanto promesso, che è stata indicato nel testo»

Ritardi nei rinvii di migranti in Turchia
In effetti, che qualcosa non stia funzionando nell'accordo tra Ue e Turchia è chiaro anche all'Europa.  I rinvii di migranti dalla Grecia alla Turchia avranno un probabile «ritardo» di due settimane a causa di un'ondata di richieste d'asilo presentate dai profughi che cercano d'evitare l'espulsione verso la Turchia nell'ambito degli accordi tra l'Ue e Ankara. L'ha reso noto due giorni fa Nikos Xydakis, viceministro agli Affari europei del governo di Atene. «Sappiamo che ci sarà un ritardo, un periodo intermedio prima che il programma decolli, di almeno due settimane per smaltire la prima infornata di richieste (d'asilo)», ha spiegato Xydakis ai giornalisti. Lunedì gli accordi Ue-Turchia hanno portato alle prime espulsioni dalla Grecia di circa 200 migranti. Nonostante il ritardo, comunque, l'esponente ellenico ha chiarito che le espulsioni avranno luogo «da venerdì in poi» senza fornire ulteriori dettagli. Atene ha affermato che le persone rispedite in Turchia lunedì non avevano presentato richieste d'asilo. Tuttavia l'Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, ha espresso il timore che 13 di loro, per lo più afgani, avessero espresso la volontà di chiedere asilo, ma non fossero stati registrati.

(Con fonte Askanews)