18 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Raid russi fermati anche per escludere 'errori nei bombardamenti'

Tregua in Siria, Russia: l'Isis «non tiri un sospiro di sollievo»

È complicato il quadro della tregua siriana. Nelle scorse ore la Direzione operativa dello Stato Maggiore russo ha delineato la complessa situazione in un briefing, al quale erano presenti anche rappresentanti militari di ambasciate a Mosca

MOSCA - È complicato il quadro della tregua siriana. Nelle scorse ore la Direzione operativa dello Stato Maggiore russo ha delineato la complessa situazione in un briefing, al quale erano presenti anche rappresentanti militari di ambasciate a Mosca. La Difesa russa indica così lo stato dell'arte a poche ore dall'entrata in vigore del cessate il fuoco, e a pochi giorni dall'entrata in funzione del centro di contatto di Khmeimim, collegato con quello Usa di Ammam, in Giordania. Mostrando immagini, offrendo numeri, la mappatura dei gruppi che aderiscono e delle zone che sono realmente interessate dalla tregua, la Russia parla di «primi risultati sul cessazione delle ostilità in Siria». «Ma questo non significa che i militanti dell'Isis o Al Nusra possono tirare un sospiro di sollievo. Noi controlliamo completamente la situazione su tutto il territorio della Siria», fanno notare da Mosca, evidenziando che a questo scopo si utilizzano anche decine di droni.

Chi ha firmato
«Diciassette gruppi armati», di diverso orientamento, «si sono rivolti al comando di Kmeimim e hanno firmato per impegnarsi a rispettare il cessate il fuoco», ha detto il capo della Direzione operativa dello Stato Maggiore, il generale Sergey Rudskoy. Tra questi gruppi filo-Assad, ma non solo, «prima di tutto i distaccamenti dell'esercito democratico siriano sotto la guida di Al-Ghanim: Iskander, Sureim e Chelobia; la formazione armata Falchi del deserto, così come un certo numero di altri, che continuano a combattere l'Isis».

Il ruolo di Mosca
L'esercito russo ha detto che i suoi aerei da guerra hanno sospeso tutte le sortite sulla Siria, in base all'accordo di cessate il fuoco mediato dalla Russia e dagli Stati Uniti, al fine di evitare eventuali «errori di bombardamento». I militari russi e americani si sono scambiati le mappe della Siria, mentre i combattimenti si sono fermati in 34 insediamenti siriani, ha detto l'esercito. «L'aviazione russa ha completamente fermato i bombardamenti nella zona verde» ha specificato Rudskoi, ai giornalisti. Questi ha aggiunto che «oggi 27 febbraio non vengono condotti raid dell'aviazione russa in Siria inclusi aerei a lungo raggio». Il tutto per escludere «eventuali errori nei bombardamenti» e in conformità con la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ma l'accordo di cessate il fuoco mediato da Mosca e Washington non include i jihadisti dello Stato islamico e Al Nusra.

Assistenza umanitaria
Secondo il generale Sergey Kuralenko - che ha parlato sempre durante il briefing in videoconferenza, da Khmeimim (base russa di Latakia) - al centro di coordinamento per la riconciliazione delle parti in conflitto lavorano 61 ufficiali russi. In base alle immagini mostrate ci sono stati 42 contatti da parte delle autorità locali, 34 con i comandanti delle formazioni armate, 93 email e telefonate da semplici cittadini siriani. Da Mosca fanno inoltre notare: «Attualmente, i nostri sforzi sono concentrati sulla fornitura di assistenza umanitaria alla popolazione delle zone colpite, così come il lavoro con le amministrazioni che hanno firmato un accordo sulla cessazione delle ostilità. Dal dicembre 2015 per la consegna di aiuti umanitari sono stati realizzati 29 lanci dai velivoli IL-76, sono atterrati 102 carichi con cibo, medicine e carburante, per un peso totale di 534 tonnellate. Il 15 febbraio di quest'anno sette convogli e 32 vetture hanno consegnato negli insediamenti 106 tonnellate di cibo. Tuttavia, questo non significa che i militanti dell'Isis o Al Nusra possono tirare un sospiro di sollievo. Noi controlliamo completamente la situazione su tutto il territorio della Siria».

(Con fonte Askanews)