L'ennesima minaccia Ue alla Grecia: buttarla fuori da Schengen

BRUXELLES - L'Unione europea ha lanciato un ultimatum di tre mesi alla Grecia perchè risolva le «gravi mancanze» nella gestione dell'afflusso di migranti alla frontiera marittima con la Turchia, une situazione che secondo Bruxelles mette a rischio lo spazio di libera circolazione di Schengen. Su proposta della Commissione la decisione è stata adottata dal consiglio Ue in occasione di una riunione dei ministri delle Finanze, dicono fonti europee. Se le raccomandazioni della Commissione non saranno applicate, l'esecutivo europeo può proporre, dopo tre mesi, di reintrodurre i controlli alle frontiere interne dello spazio di Schengen, una misura inedita.

Tre mesi
Secondo Reuters Italia, una fonte Ue ha riferito che il voto in un consiglio ministeriale Ue è passato malgrado l'opposizione di Atene. Ora la Grecia ha tre mesi di tempo per implementare 50 raccomandazioni e per rafforzare i controlli frontalieri. Poiché la cosa appare impraticabile, potrebbe innescare un'attivazione senza precedenti delle regole che consentono agli stati membri di imporre nuovamente i controlli all'interno di Schengen per un periodo fino a due anni.

Isolamento?
Funzionari e diplomatici Ue hanno sostenuto che la mossa non intende isolare o stigmatizzare Atene, ma piuttosto assicurare che i controlli restino in vigore ovunque in Europa, anche tra Germania e Austria, senza infrangere la legge una volta che scadranno le deroghe su altre parti del codice Schengen.

(Con fonte Askanews)