29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Gli è stato negato lo status si rifugiato

La Svezia respinge 80.000 migranti

Il paese scandinavo intende espellere fino a 80.000 migranti arrivati nel 2015 e la cui richiesta di asilo è stata respinta. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Anders Ygeman.

STOCCOLMA - La Svezia intende espellere fino a 80.000 migranti arrivati nel 2015 e la cui richiesta di asilo è stata respinta. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Anders Ygeman.

Tra le 60 e le 80mila persone
«Stiamo parlando di circa 60.000 persone, ma potrebbero essere anche 80.000», ha detto il ministro al quotidiano finanziario Dagens Industri (DI) e alla televisione pubblica SVT, aggiungendo che il governo ha già chiesto alla polizia e all'Ufficio immigrazione di organizzare i rimpatri. In tempi ordinari le espulsioni avvengono su voli commerciali, ma vista l'eccezionalità della situazione «pensiamo di utilizzare più voli charter», ha precisato. La Svezia, che conta 9,8 milioni di abitanti, ha registrato lo scorso anno 163.000 richieste di asilo. 

Le espulsioni
Le espulsioni avvengono di norma a bordo di aerei di linea, ma Ygeman ha spiegato che per un rimpatrio così massiccio sarà necessario far ricorso a voli speciali. E le operazioni potrebbero durare anni. Il Paese, con i suoi 10 milioni scarsi di abitanti, solo nel 2015 ha accolto 163 mila richiedenti asilo. La media delle domande di protezione internazionale bocciate, ha sottolineato il ministro, è del 45%, per cui è legittimo attendersi oltre 70 mila dinieghi. La Svezia conta decenni di politiche di aiuto, impostate dallo storico premier Olof Palme. Dai cileni perseguitati da Pinochet ai rifugiati del conflitto nella ex Jugoslavia.

Le difficoltà dell'accoglienza
Eppure, anche il sistema d'accoglienza svedese tradizionalmente ben rodato comincia a mostrare delle criticità, a causa dei cospicui arrivi di rifugiati da Siria, Iraq ed Eritrea. L’uccisione della giovane impiegata Alexandra Mezher, accoltellata martedì da un ragazzino straniero in un centro per minori non accompagnati alle porte di Göteborg, ha esasperato le polemiche nel Paese. Sul sovraffollamento delle strutture, e alla fine sull’impossibilità di far fronte a un flusso di arrivi così imponente.

Londra apre ai bambini
Il Regno Unito accoglierà invece i bambini migranti rimasti senza famiglia a causa della guerra in Siria e in altri Paesi. Lo ha annunciato il governo britannico, precisando di aver chiesto all'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) di «identificare le situazioni eccezionali dove è nell'interesse dei bambini essere ricollocati nel Regno Unito»«La crisi in Siria e gli avvenimenti in Medio Oriente, in Nord Africa e altrove hanno separato tanti bambini dalle loro famiglie», ha detto il sottosegretario all'Immigrazione, James Brokenshire, in un comunicato. L'ong Save the Children ha condotto una campagna nel Paese perchè vengano accolti almeno 3.000 bambini che sono giunti in Europa senza genitori o che sono rimasti senza nessuno che se ne occupi. Londra ha respinto il piano della Commissione europea sul ricollocamento negli Stati membri di 160.000 richiedenti asilo giunti in Italia e in Grecia, ma lo scorso settembre il premier David Cameron ha espresso la volontà di accogliere, entro il 2020, fino a 20.000 profughi presenti nei Paesi confinanti con la Siria.

(Con fonte Askanews)