Putin: «Speriamo non sia necessaria l'atomica». E i media si scatenano
«Speriamo che non serva mai» l'utilizzo di armi atomiche contro i terroristi: è solo una frase, buttata là da Vladimir Putin in un colloquio con il ministro della Difesa Sergey Shoigu, ma ha subito scatenato i media
MOSCA - «Speriamo che non serva mai» l'utilizzo di armi atomiche contro i terroristi: è solo una frase, buttata là da Vladimir Putin in un colloquio con il ministro della Difesa Sergey Shoigu, ma ha subito scatenato il web e, a ruota, è rimbalzata sui media di mezzo mondo. Tanto da costringere oggi il ministro degli Esteri Sergey Lavrov a precisare e chiarire.
Arma nucleare
Il leader del Cremlino ha evocato la possibilità - a dire il vero in modo del tutto teorico - di ricorrere all'arma nucleare nell'ambito parlando con Shoigu che lo stava informando, ieri, dei primi lanci di missili contro obiettivi Isis a Raqqa da un sottomarino dispiegato nel Mediterraneo. Si tratta del Rostov-sul-Don, armato di missili Kalibr e razzi da crociera A-101. Missili che possono portare "sia testate convenzionali sia con testate speciali, cioè nucleari. «Sicuramente niente di questo è necessario nella lotta ai terroristi. Spero che non sarà mai necessario», ha detto il leader del Cremlino.
Un commento sinistro
Il commento di Putin è suonato a molti sinistro, anche perchè sulla scia dello scontro con la Turchia, in seguito all'abbattimento del caccia russo sul confine siriano, sui media russi circola di tutto. Il sito Pravda.ru ha interrogato ad esempio un esperto nucleare sulla possibilità di usare l'atomica contro Anakara.
La precisazione di Lavrov
Rispondendo a una domanda durante un incontro con la stampa italiana, Lavrov ha ribadito che «non c'è nessuna necessità di usare l'arma nucleare contro l'Isis ma bisogna combatterlo con le armi convenzionali» e ha precisato che «il presidente ha detto che contro di loro non c'è alcun bisogno (di usare l'atomica, ndr) perchè contro di loro si possono usare armi convenzionali. E questo corrisponde pienamente alla nostra dottrina militare» ha aggiunto il capo della diplomazia moscovita.
(Con fonte Askanews)
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