Siria, a Riad colloqui tra i delegati dell'opposizione ad Assad
I rappresentanti di fazioni politiche e gruppi armati dell'opposizione siriana hanno avviato oggi a Riad le discussioni volte a definire una posizione comune in vista di possibili colloqui di pace con il regime del presidente Bashar al-Assad
RIAD - I rappresentanti di fazioni politiche e gruppi armati dell'opposizione siriana hanno avviato oggi a Riad le discussioni volte a definire una posizione comune in vista di possibili colloqui di pace con il regime del presidente Bashar al-Assad. «L'incontro ha visto una vasta partecipazione di gruppi di opposizione siriana sia da dentro che da fuori la Siria», ha sottolineato l'agenzia di stampa ufficiale Spa.
Incontro a porte chiuse
L'incontro si tiene a porte chiuse in un grande albergo di Riad, sotto strette misure di sicurezza. Il ministro degli Esteri saudita Adel al-Jubeir ha accolto i delegati e ha espresso l'auspicio di un esito positivo dell'incontro, quindi ha lasciato i siriani alle loro discussioni.
Processo negoziale
L'incontro di Raid rientra nel processo negoziale rilanciato lo scorso ottobre a Vienna da 17 Paesi e tre organizzazioni internazionali per mettere fine a quasi cinque anni di guerra in Siria. Le potenze internazionali, tra cui Stati Uniti, Russia, Arabia Saudita e Iran, hanno fissato un calendario che prevede un incontro il prossimo 1 gennaio tra i rappresentanti dell'opposizione e il regime di Damasco, seguito da un cessate il fuoco, quindi dalla formazione di un governo di transizione entro sei mesi e da elezioni entro 18 mesi. Il prossimo vertice della comunità internazionale è in programma il 18 dicembre a New York.
L'esodo dei ribelli da Homs
I ribelli siriani hanno cominciato ad abbandonare l'ultimo quartiere sotto il loro controllo nella città di Homs, come previsto dall'accordo raggiunto con il regime. «Il primo autobus di civili ha lasciato Waer», ha detto Rami Abdel Rahman, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani. L'accordo concluso il 1 dicembre con la supervisione dell'Onu prevede che i circa 2.000 ribelli e i loro familiari lascino il quartiere di Waer.
Non è più la capitale della rivoluzione
Tre autobus con a bordo circa 150 civili hanno già lasciato il quartiere Waer della città siriana di Homs, un tempo soprannominata «la capitale della rivoluzione». Secondo quanto precisato da Abdel Rahman, circa altre 750 persone sono in attesa di lasciare l'ultimo quartiere della città ancora in mano ai ribelli. «Si sono radunati tutti nelle strade attorno alle 3, in attesa di lasciare la città», ha detto il direttore dell'ong. Lasciata Homs gli autobus si dirigeranno verso la zona di Qalaat al-Madiq, nella provincia centrale di Hama, quindi verso la provincia nord-occidentale di Idlib, dove saranno scortati dai ribelli dell'alleanza Esercito della Conquista, che comprende anche il Fronte al Nusra, affiliato ad al Nusra. Una volta che i ribelli avranno abbandonato il quartiere, sarà la polizia, e non l'esercito, a rientrare a Waer, stando a quanto precisato nei giorni scorsi dal governatore di Homs, Talal Barazi.
(Con fonte Askanews)
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