19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Allarme in Thailandia per rischio attentati

Siria, Berlino pronta a votare missione anti-Isis

E' previsto per oggi il voto del parlamento tedesco sul supporto militare che la Germania è chiamata a fornire nella lotta contro i fondamentalisti dello Stato Islamico in Siria.

BERLINO - E' previsto per oggi il voto del parlamento tedesco sul supporto militare che la Germania è chiamata a fornire nella lotta contro i fondamentalisti dello Stato Islamico in Siria. I deputati dovrebbero votare sì alla proposta, secondo le previsioni della vigilia. Aerei da ricognizione Tornado, una fregata navale e 1.200 soldati saranno inviati nella regioni. Ma le truppe tedeschi non saranno coinvolte in azioni belliche.

Solidarietà alla Francia
Il voto arriva dopo un appello in tal senso della Francia, sulla scia degli attentati che lo scorso 13 novembre hanno colpito Parigi. Ieri i caccia britannici hanno sferrato i primi raid aerei contro obiettivi dell'Isis in Siria, dopo che il parlamento del Paese ha autorizzato l'operazione militare.

Allerta in Thailandia
Intanto, la Thailandia ha annunciato di essere stata allertata dalla Russia del rischio di un attentato contro interessi russi da parte dello Stato Islamico, che ha inviato nel Paese due militanti siriani. In Thailandia sta partendo la stagione turistica e il Paese è meta di milioni di persone, molte delle quali di nazionalità russa. «Per il momento non si tratta che di uno scambio di informazioni» trasmesse dall'FSB (ex Kgb) e che devono «essere verificate», ha dichiarato il portavoce della polizia Songpol Watthanachai nel corso di una conferenza stampa a Bangkok. Non è stata ottenuta alcuna conferma nell'immediato dalle autorità russe. Il portavoce della polizia thailandese ha confermato l'autenticità di una nota interna della polizia del 27 novembre, con la scritta «riservata» e «urgente», la cui esistenza era stata svelata giovedì sera dal quotidiano locale Khaosod. «L'Fsb ci mette in guardia contro un possibile attentato dell'Isis nei confronti di interessi russi in Thailandia», è scritto in questa nota della polizia thailandese.

10 siriani legati all'Isis in Thailandia
Nel corso delle feste di Natale e Capodanno, picco della stagione turistica in Thailandia, i turisti russi affollano le spiagge della Thailandia, in particolare Pattaya, a due ore di strada da Bangkok. E' qui, secondo l'informativa girata alla polizia thailandese, che si sono recati due dei «dieci siriani legati all'Isis che sarebbero arrivati in Thailandia tra il 15 e il 31 ottobre 2015», prosegue la nota. Gli altri avrebbero raggiunto Bangkok e Phuket, altre mete turistiche piuttosto 'gettonate'. «Per favore, abbiate fiducia nella Thailandia» e nelle sue capacità di inchiesta, ha sottolineato il portavoce della polizia, che ha aggiunto che saranno messi in campo tutti i mezzi disponibili per catturare degli eventuali sospetti. Ad agosto un attentato con una bomba aveva provocato venti morti a Bangkok: non è arrivata alcuna rivendicazione e le motivazioni addotte dai sospetti arrestati restano poco convincenti. La pista principale è quella di un attentato dei militanti filo-uighuri, minoranza musulmana turcofona della Cina. Finora la Thailandia è stata tutto sommato risparmiata dal terrorismo internazionale e in particolare dell'Isis.

Sui social Isis pubblica infografica degli attacchi
Nel mese di novembre i jihadisti dello Stato Islamico (Isis), tra Iraq e Siria, hanno compiuto 54 attacchi kamikaze. Il bilancio di questa attività terroristica è stato pubblicato sui social media dagli internauti del Califfato con un infografica dove vengono indicati numeri, luoghi e obbiettivi presi di mira. Secondo i dati forniti dagli stessi jihadisti, le forze di sicurezza irachene sono le più bersagliate dall'Isis con ben 28 «operazioni di martirio», una media di un attacco kamikaze al giorno in varie zone del Paese: 6 nella capitale Baghdad, 16 nella provincia di al Anbar, 6 nella provincia di Salhuddine e una nel governatorato di Kirkuk. Le truppe fedeli al regime siriano di Bashar al Assad sono seconde a quelle irachene con 13 attacchi suicidi subiti: 7 in Aleppo (Nord), 4 a Homs (Centro) e uno a Dier al Zour (Est). Al terzo posto di questa statistica del terrore figurano le forze curdo-siriane che sono stati colpiti nel mese appena passato con 11 attacchi kamikaze tutti compiuti nella provincia di Haska, nel Nord-est siriano. Fanalino di coda dei bersagli degli uomini del Califfo Abu Bakr al Baghdadi sono i Peshmerga, le forze regionali del Kurdistan iracheno che, secondo l'infografica, hanno subito tre attacchi, tutti compiuti nella provincia di Ninive.

(Con fonte Askanews)