Siria, Onu denuncia le violenze dei jihadisti e di Damasco
Una commissione dell'Assemblea generale dell'Onu ha denunciato ieri gli abusi compiuti dai jihadisti in Siria, sottolineando però che Damasco è ancora il principale responsabile della stragrande maggioranza delle vittime civili nel Paese a causa dei suoi bombardamenti indiscriminati
NEW YORK - Una commissione dell'Assemblea generale dell'Onu ha denunciato ieri gli abusi compiuti dai jihadisti in Siria, sottolineando però che Damasco è ancora il principale responsabile della stragrande maggioranza delle vittime civili nel Paese a causa dei suoi bombardamenti indiscriminati. In una risoluzione non vincolante, che sarà presentata all'Assemblea in sessione plenaria a dicembre, l'Onu ha espresso «indignazione per la continua escalation delle violenze».
L'esortazione del Consiglio di Sicurezza
La risoluzione esorta il Consiglio di Sicurezza ad agire, sottolineando che la Corte penale internazionale (Cpi) è in grado di perseguire gli autori di crimini di guerra. Il testo è stato adottato con 115 voti favorevoli, 15 contrari e 51 astensioni. Russia, Cina e Iran, alleati del regime di Bashar al-Assad, hanno votato contro, insieme a Cuba e Venezuela. Un tentativo di coinvolgere il Cpi sullo stesso tema, lo scorso anno, fu bloccato da Russia e Cina.
Condanna di ogni violenza
La risoluzione «condanna con fermezza gli atti di terrorismo e le violenze commesse contro i civili» da parte del gruppo Stato islamico e del Fronte Al-Nusra, ma osserva che, secondo la commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite, "le autorità siriane rimangono responsabili per la maggior parte delle vittime civili, uccidendo e mutilando decine di civili ogni giorno".
Gravissima situazione umanitaria
Il testo condanna «in particolare tutti gli attacchi indiscriminati, anche mediante barili esplosivi nei settori civili e contro le infrastrutture civili». Il testo «condanna con la massima fermezza le continue violazioni flagranti, diffuse e sistematiche dei diritti umani (...) da parte delle autorità siriane e delle milizie filo-governative chabbiha». La risoluzione, infine, «deplora il deterioramento della situazione umanitaria» e chiede che i paesi donatori «forniscano con urgenza sostegno finanziario agli Stati che ospitano" rifugiati siriani rispettando "una ripartizione degli oneri».
(Con fonte Askanews)
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