7 giugno 2023
Aggiornato 18:00
Dopo la vittoria in Senato di Obama

Nucleare Iran, iora i

I senatori democratici hanno consegnato ieri una vittoria importante al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, bloccando la risoluzione dei repubblicani contro l'accordo sul programma nucleare iraniano. Ora, il dibattito si sposta sulle sanzioni

NEW YORK (askanews) - I senatori democratici hanno consegnato ieri una vittoria importante al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, bloccando la risoluzione dei repubblicani contro l'accordo sul programma nucleare iraniano. Ora, la nuova sfida che lo attende riguarda la portata delle sanzioni economiche che continueranno a pesare su Teheran.

Annullamento sanzioni
Per 'premiare' Teheran, gli Stati Uniti hanno accettato di rimuovere molte sanzioni, che in questi anni hanno impedito alla repubblica islamica di integrarsi nell'economia mondiale. Per ottenere l'approvazione dei democratici, però, Obama ha promesso di mantenere, se non aumentare, le sanzioni per punire l'Iran per il mancato rispetto dei diritti umani, per il terrorismo e «altre attività destabilizzanti nella regione». Molti membri del Congresso hanno dichiarato di voler andare oltre, rinnovando per esempio anche le misure contro le aziende straniere che investono nel settore energetico iraniano, oppure scoraggiandole a fare affari con quelle iraniane. «C'è un attrito tra la necessità di assicurare all'Iran un incentivo economico per il rispetto dell'accordo e, allo stesso tempo, quella di colpirlo con sanzioni per il sostegno al terrorismo» ha detto Richard Nephew, che ha lavorato alle sanzioni contro l'Iran per l'amministrazione Obama, intervistato dal New York Times.

Embargo commerciale 
Anche con l'accordo sul nucleare, all'Iran continuerà a essere proibito fare affari con gli Stati Uniti, a causa di un embargo commerciale in vigore da molto tempo; le uniche eccezioni saranno le esportazioni di aerei passeggeri e pezzi di ricambio verso l'Iran e l'importazione negli Stati Uniti di tappeti, pistacchi e caviale. Teheran avrà invece accesso a mercati e aziende del resto del mondo. Le aziende straniere, però, dovranno fare molta attenzione a quelle con cui faranno affari: Stati Uniti e Unione europea hanno mantenuto liste separate di entità colpite dalle sanzioni.