Immigrazione, Tusk chiede all'Ue redistribuzione equa
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha chiesto la redistribuzione di almeno 100mila rifugiati tra i vari Paesi membri dell'Ue
BRUXELLES (askanews) - Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha chiesto la redistribuzione di almeno 100mila rifugiati tra i vari Paesi membri dell'Ue. Tusk ha esortato gli Stati membri a «raddoppiare gli sforzi di solidarietà» con i Paesi in prima fila nella crisi migratoria, accettando la redistribuzione di "almeno 100mila rifugiati".
Redistribuzione
«Chiedo a tutti i dirigenti dell'Ue di dare prova di solidarietà con quegli Stati membri che si trovano a fronteggiare un'ondata migratoria senza precedenti», ha dichiarato il presidente del Consiglio Ue, citando una «ripartizione equa» tra i 28 Paesi. Un messaggio chiaramente diretto al cosiddetto 'blocco orientale', i Paesi del Centro-est europeo che si oppongono alle cosiddette «quote» di ripartizione dei migranti e hanno costretto Bruxelles a ridimensionare a 32.256 migranti anche un primo piano di distribuzione che prevedeva 40mila posti.
Ue aiuterà la Grecia?
La redistribuzione alleggerirebbe particolarmente i Paesi del Mediterraneo, che stanno affrontando un'emergenza senza precedenti. Oltre 230mila migranti hanno raggiunto la Grecia via mare dall'inizio dell'anno, rispetto ai 17.500 dello stesso periodo nel 2014. Lo ha indicato il vice ministro greco della Marina mercantile, Nikos Zois. «Oltre l'80 per cento» di questi arrivi, registrati dalla guardia costiera del Paese, riguarda «rifugiati», che hanno i requisiti per ricevere asilo politico, ha precisato nel corso di una conferenza stampa indetta in presenza di altri ministri sulle misure preparate dal Paese per meglio gestire questo flusso.
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